UCRI con Equs Italia per fidelizzare i clienti Renault e Dacia

Un’alleanza strategica per i dealer
L’UCRI – Unione Concessionari Renault e Dacia Italia ha ufficializzato un accordo di partenariato con Equs Italia per il biennio 2025-2026. Un’intesa nata per dare nuovo slancio alla gestione dei clienti e supportare la rete dei dealer nell’offrire servizi sempre più personalizzati e moderni. Grazie a questa collaborazione, i concessionari associati a UCRI avranno accesso a strumenti innovativi dedicati alla sostituzione programmata delle vetture e a piani di fidelizzazione strutturati. Un passo decisivo verso una gestione più efficiente e proattiva, capace di consolidare il legame tra cliente e concessionaria nel lungo termine.

da sinistra: Francesco Fiori Presidente UCRI e Gianpiero Micale A.D Equs Italia (Tivale)

TIVALE: il cuore della nuova strategia
Al centro del progetto c’è TIVALE, il primo certificato di Garanzia del Valore di Acquisto, pensato per fidelizzare il cliente e integrarsi perfettamente con Tcar. TIVALE offre un vero e proprio “assegno circolare” al cliente: garantendo un valore futuro all’auto, incentiva la sostituzione programmata e crea una nuova linea di profitto per il dealer. Inoltre, introduce una riserva finanziaria dedicata ai valori residui e permette di programmare il rinnovo dell’auto fino a 84 mesi. La possibilità di includere anche i clienti fuori privacy, grazie al certificato, rappresenta una leva commerciale inedita per differenziarsi dalla concorrenza e rafforzare la relazione con il cliente.

Vantaggi concreti per clienti e dealer
Grazie a TIVALE, il cliente è invogliato a effettuare regolarmente la manutenzione presso il service ufficiale, sapendo di mantenere intatto il valore futuro del proprio veicolo. Questo non solo aumenta la sicurezza e la qualità dei servizi post-vendita, ma offre al dealer un canale costante di contatto e una fidelizzazione più forte. Il certificato diventa uno strumento per trasformare ogni auto in un’opportunità di rinnovo e per rafforzare la fiducia reciproca. La possibilità di emettere Certificati di Riacquisto mensilizzati fino a 84 mesi consente inoltre di offrire soluzioni su misura, adattabili alle diverse esigenze della clientela.

Innovazione e sostenibilità per il futuro
Con questa collaborazione, UCRI ed Equs Italia puntano a dare un contributo concreto all’evoluzione della rete Renault e Dacia. L’obiettivo è mettere a disposizione dei dealer soluzioni scalabili, replicabili e sostenibili, capaci di garantire continuità economica e competitività nel medio-lungo termine. In un mercato in costante cambiamento, essere in grado di proporre modelli di fidelizzazione evoluti significa differenziarsi e creare valore aggiunto, sia per il cliente sia per il concessionario. TIVALE si inserisce perfettamente in questo scenario, confermando la visione innovativa di UCRI e Equs Italia e aprendo una nuova era per la relazione tra dealer e cliente.

L’auto ideale degli italiani? Sicura, conveniente e nazionale

Un identikit chiaro: qualità-prezzo e sicurezza al primo posto
Secondo la recente survey condotta da Autohero e Nielsen Media Germany, gli italiani hanno un’idea piuttosto precisa di come deve essere l’auto perfetta. Il 58% mette al primo posto il rapporto qualità-prezzo, seguito dalla sicurezza (56%) e dal design (54%). La sostenibilità ambientale? Solo il 26% la considera prioritaria, confermando che il cuore degli automobilisti italiani batte ancora forte per criteri tradizionali come affidabilità e accessibilità. Questo approccio pragmatico emerge soprattutto tra le famiglie, dove sicurezza e comfort restano imprescindibili. In un contesto in cui la spesa per l’auto incide in modo importante sul budget familiare, il fattore economico è sempre determinante.

Panda e 500: icone intramontabili che mettono d’accordo tutti
Nonostante le differenze di genere ed età, due modelli emergono come veri e propri simboli dell’automobilismo italiano: Fiat Panda e 500. Queste city car compatte e funzionali incarnano perfettamente l’ideale di praticità e stile che molti italiani ricercano. Economiche, facili da parcheggiare e con un’estetica simpatica, piacciono tanto ai giovani quanto agli over 35, confermando il legame profondo con il brand nazionale. Il successo di Panda e 500 si riflette anche nel mercato dell’usato, dove restano tra le vetture più richieste per la loro affidabilità e tenuta del valore nel tempo. Per i Top Dealers Italia, puntare su questi modelli significa offrire un prodotto che parla al cuore degli italiani.

Il fascino dei modelli stranieri: Golf, Yaris e Qashqai in testa
Se da un lato Panda e 500 fanno da padrone, dall’altro emergono anche modelli stranieri apprezzati per la loro versatilità e solidità. La Volkswagen Golf continua a essere un punto di riferimento, amata da chi cerca una vettura equilibrata tra comfort e prestazioni. La Toyota Yaris conquista per la sua efficienza e affidabilità, mentre il Nissan Qashqai si conferma tra i SUV più popolari grazie alla sua capacità di adattarsi a diverse esigenze familiari e urbane. Anche modelli come Dacia Duster, Jeep Renegade e Audi A3 trovano spazio nei desideri degli italiani, segno che la varietà dell’offerta è un altro aspetto determinante per definire l’auto ideale.

Usato garantito: l’opzione più furba (e veloce)
Sempre più automobilisti italiani guardano al mercato dell’usato certificato come scelta intelligente per avvicinarsi alla propria auto ideale. Il vantaggio principale? Un prezzo inferiore al nuovo, ma con la sicurezza di un veicolo periziato, ricondizionato e garantito, spesso con chilometraggio molto basso (chilometri zero o usati “freschi”). A questo si aggiunge la consegna immediata, aspetto fondamentale per chi non vuole attendere mesi per un’auto nuova. La gamma dell’usato garantito permette inoltre di scegliere tra motorizzazioni diverse e allestimenti particolari, spesso difficili da reperire sul nuovo. Un’opportunità che i Top Dealers Italia possono sfruttare per attrarre clienti alla ricerca di convenienza senza compromessi sulla qualità.

Top Dealers Italia: un partner strategico per l’auto ideale
I Top Dealers Italia si trovano in una posizione privilegiata per intercettare questa domanda variegata e sempre più attenta. Offrire un’ampia selezione di auto usate garantite, inclusi modelli iconici come Panda e 500 ma anche best seller come Golf, Yaris e Qashqai, significa rispondere esattamente alle priorità dei consumatori: qualità, sicurezza e prezzo competitivo. Grazie a stock ricchi e a programmi di garanzia completi, i Top Dealers possono valorizzare l’usato come alternativa credibile al nuovo, puntando su immediatezza e trasparenza. In un mercato in continua evoluzione, sapere interpretare e anticipare i desideri degli italiani è la chiave per consolidare la fiducia e aumentare le vendite, confermando il ruolo strategico dei Top Dealers Italia come punto di riferimento per chi sogna la propria “auto ideale”.

Renord, sostenibilità e innovazione che guarda al futuro

Un bilancio che racconta un percorso di valori
“È con grande soddisfazione che condividiamo la pubblicazione del nostro primo Bilancio di Sostenibilità. Un documento che non rappresenta un punto di arrivo, ma il racconto di un percorso fatto di scelte concrete e valori condivisi”, afferma Patrizia Bolciaghi, Direttore Generale di Renord. Fondata da Renato Bolciaghi e oggi guidata magistralmente da Patrizia e Roberto Bolciaghi, la storica concessionaria lombarda continua a distinguersi per visione e capacità innovativa. Il Bilancio di Sostenibilità è la testimonianza concreta di un impegno che va oltre il business: un documento trasparente, consultabile da tutti sul sito Renord, che mette nero su bianco le azioni intraprese per un futuro più responsabile e condiviso.

Dalla mobilità elettrica alla comunità locale
Renord non si limita a vendere automobili: il suo impegno abbraccia la promozione della mobilità elettrica e la riduzione delle emissioni delle proprie sedi, fino al coinvolgimento attivo delle comunità locali. In un mercato in continua evoluzione, l’azienda lombarda è diventata un punto di riferimento grazie a un Team eccellente che condivide valori comuni e una visione chiara. Questo approccio ha permesso a Renord di crescere costantemente, tanto da essere riconfermata fra i Top Dealers Italia anche per il 2026. Inoltre, tutti e tre i membri della famiglia Bolciaghi figurano tra i 27 PEOPLE Top Dealers Italia, a conferma di una leadership solida e illuminata.

Coerenza e trasparenza come motori del successo
“Proseguiamo con entusiasmo su questa strada, con la coerenza e trasparenza che da sempre ci accompagnano”, sottolinea ancora Patrizia Bolciaghi. La forza di Renord risiede proprio in questa filosofia: crescere senza dimenticare le proprie radici e i valori fondanti. Il Bilancio di Sostenibilità, fiore all’occhiello della concessionaria, rappresenta un esempio virtuoso per tutto il settore. Grazie a questa visione, Renord continua a essere un modello di riferimento, capace di coniugare risultati economici eccellenti con un impegno etico tangibile. Una prova ulteriore che la vera innovazione passa dalle persone e dal rispetto per l’ambiente e la società.

Noleggio a lungo termine? Sempre più… di moda!

Boom di contratti e aziende protagoniste
Il noleggio a lungo termine (NLT) continua a conquistare consensi: nel primo semestre 2025 sono stati stipulati ben 542.353 contratti, segnando un +6,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A fare la parte del leone sono ancora le aziende, che rappresentano l’86,1% del totale (466.780 contratti), mentre i privati si fermano al 13,9% (75.573 contratti), pur crescendo del 10,3%. Tra le aziende, quelle non-automotive restano le più attive con il 62,7%, anche se in calo di 10,2 punti. Interessante l’exploit delle società di noleggio a breve termine, che raddoppiano la quota fino al 16,2%. In media, la durata dei contratti scende a 21 mesi, segno di un mercato sempre più dinamico.

Diesel, benzina o ibrido? Chi sceglie cosa
Il panorama delle alimentazioni nel NLT è variegato e riflette gusti e priorità diverse. Le aziende non-automotive preferiscono ancora il diesel (39,1%), seguite a ruota dal noleggio a lungo termine puro (37,8%). Al contrario, le società di noleggio a breve termine scelgono la benzina (52,4%), mentre i Dealer e Costruttori si fermano al 28,3%. I privati, invece, puntano forte sull’ibrido (30,4%) e dominano anche tra i plug-in hybrid (11,8%). Le auto elettriche pure (BEV) sono una nicchia, ma trovano spazio soprattutto presso Dealer e Costruttori (26,1%). Metano e GPL restano marginali, segnale che la transizione energetica avanza, ma con passi ancora cauti.

SUV sempre sul podio delle preferenze
Quando si parla di modelli, non ci sono dubbi: il SUV regna sovrano. Nel primo semestre 2025, il 58,5% dei contratti riguarda proprio questa tipologia, lasciando alle berline il 29,3% e alle station wagon un più modesto 10%. Tra i SUV, quelli del segmento C brillano con il 26,3% delle scelte, specialmente tra i privati (31,6%) e le aziende non-automotive (28,4%). Le berline di segmento B piacciono soprattutto alle società di noleggio a breve termine (17,6%) e a quelle di lungo termine (15,5%). Anche se meno gettonate, le station wagon mantengono un loro pubblico fedele, ideale per chi cerca praticità senza rinunciare a un tocco di eleganza.

Lombardia regina del noleggio
A livello geografico, la Lombardia guida la classifica con il 28,5% dei contratti, seguita da Lazio (15,6%) e Trentino-Alto Adige (12,2%). Quest’ultima si distingue per la netta preferenza verso il noleggio a breve termine (78,4%). La Valle d’Aosta sorprende con l’84,2% di contratti stipulati da aziende non-automotive, mentre Calabria, Molise e Puglia spiccano per la quota di privati (fino al 37%). Infine, Emilia-Romagna si segnala per la quota più alta di noleggio a lungo termine (18,1%). Un dato curioso: nel semestre sono stati siglati 386.165 contratti su auto immatricolate nel 2024, con le ibride in testa (37,2%), seguite dal diesel (28%) e dalla benzina (21,7%). Anche le elettriche pure iniziano a farsi notare, pur restando sotto il 5%.

Penske Automotive Italy, nuova stella Ferrari a Modena

Un passaggio storico nella Motor Valley
Dal 1° luglio 2025, Penske Automotive Group Italy diventa ufficialmente il nuovo partner per la vendita e l’assistenza Ferrari a Modena, cuore pulsante della Motor Valley italiana. Il subentro segna la conclusione di oltre undici anni di rappresentanza del marchio da parte di Ineco Auto Modena, che ha deciso di cedere le proprie attività operative a un gruppo leader a livello mondiale. Con questa operazione, lo showroom e il centro assistenza di Via Emilia Est 1319 continueranno a essere un punto di riferimento per tutti gli appassionati del Cavallino Rampante, puntando ancora di più su qualità, innovazione ed esclusività.

Eccellenza internazionale al servizio di Modena
Penske Automotive Group, già partner Ferrari in Stati Uniti, Giappone, Germania e Regno Unito, è noto per l’attenzione maniacale al cliente e per l’esperienza consolidata nel segmento automotive luxury. «La rete ufficiale dei concessionari Ferrari accompagna clienti e prospect in ogni fase del loro percorso con la Casa di Maranello, con l’obiettivo di offrire un’esperienza unica e la massima soddisfazione. Con Penske Automotive Group Italy accogliamo un partner di comprovata esperienza internazionale e grande passione per il nostro marchio, garantendo una transizione fluida e continuità d’eccellenza a Modena», afferma Michele Comelli, Head of Ferrari South Europe. La nuova Ferrari Modena conferma così la volontà di consolidare e innovare la presenza del brand, restando fedele ai valori di performance, stile e esclusività.

Una rete di brand e servizi senza paragoni
Penske Automotive Group Italy, nato nel 2012 dalla joint venture tra Penske Automotive Group e le famiglie Vanti-Mantellini, è oggi il principale dealer italiano nel segmento Premium e Luxury, con 25 sedi tra Emilia-Romagna e Lombardia. Oltre a Ferrari, rappresenta marchi come BMW, MINI, Audi, Jaguar, Land Rover, Lamborghini, Maserati, Mercedes-Benz, Porsche e Volvo, contando circa 800 collaboratori altamente qualificati. Questa nuova acquisizione non solo rafforza la posizione di Penske in Italia, ma testimonia la fiducia di Ferrari nel gruppo, già riconosciuto a livello internazionale per la qualità gestionale e il servizio offerto.

Leadership e visione per un futuro brillante
Alla guida di Penske Automotive Italy ci sono figure di spicco come il Managing Director Elena Alberti, recentemente selezionata tra i 27 People Top Dealers Italia, e il CEO Andrea Mantellini, che insieme dirigono con abilità una struttura ormai divenuta un modello nel panorama automobilistico italiano. Penske Automobili Italia è stato logicamente riconfermato anche per il 2026 tra i 101 Top Dealers Italia, grazie alle indubbie qualità gestionali e all’attenzione costante al cliente. Il nuovo corso di Ferrari Modena segna un capitolo importante nella storia dell’automotive italiano, pronto a conquistare nuovi traguardi sotto l’emblema dell’eccellenza.

Auto nuove a picco: incentivi flop e un mercato in crisi. Artusi (Federauto)

Giugno nero per le immatricolazioni

Il mercato auto italiano crolla: giugno 2025 chiude con 132.191 immatricolazioni, contro le 160.120 di un anno fa, registrando un drammatico -17,4%. A sottolinearlo è Massimo Artusi, Presidente di Federauto, sempre lucido e attento osservatore: «La pesante flessione delle immatricolazioni di auto nuove a giugno è certamente ascrivibile a una fase non brillante del mercato. Negli ultimi tre giorni sono stati prodotti quasi il 43% delle immatricolazioni totali e non certo per una corsa agli acquisti, ma per svuotare stock e chiudere obiettivi». Numeri che mettono in allarme l’intero settore e che indicano un segnale preoccupante per la tenuta dei concessionari.

Privati in fuga e stock in crescita

I dati mostrano come i clienti privati, vero zoccolo duro del mercato, siano sempre più lontani dalle concessionarie: -29,17% a giugno e -9,48% nel primo semestre. Secondo Artusi: «La forte flessione delle immatricolazioni da parte dei privati, che ricordo essere il mercato di riferimento dei concessionari, ci porta a esprimere preoccupazione. Le concessionarie si trovano a operare con volumi virtuali, stock che crescono e prezzi che risultano sempre meno sostenibili per il cliente medio, che sempre più spesso si rifugia nell’usato». Il fenomeno delle auto invendute rischia di mettere in crisi la liquidità e la sostenibilità dei dealer, già provati da margini ridotti e incentivi inefficaci.

Massimo Artusi Federauto © Francesco Vignali Photography

Aziende frenate dai fringe benefit

Un altro elemento critico riguarda il canale delle aziende. Mentre il noleggio cresce (+9,26% a giugno), le immatricolazioni aziendali subiscono un freno netto. «Va dedicata una riflessione importante agli acquisti da parte delle imprese che rifiutano la nuova normativa sui fringe benefit, il cui effetto è stato quello di comprimere il mercato, senza effetti significativi sugli acquisti di auto elettriche», evidenzia Artusi. La nuova fiscalità, invece di spingere le aziende verso la transizione elettrica, ha frenato gli ordini, creando incertezza e penalizzando un segmento fondamentale per il rinnovo del parco circolante.

Alimentazioni in difficoltà e futuro incerto

Non va meglio alle alimentazioni tradizionali: benzina -26,6%, diesel -34,6% solo a giugno. Anche l’elettrico subisce un tonfo clamoroso: -40%. Unica nota positiva, l’ibrido plug-in, che cresce del +42,9% e raggiunge il 6% di quota mercato. Ma non basta. Artusi lancia un appello diretto al Governo: «Ci auguriamo che il Governo intervenga al più presto, rivisitando tutta la normativa sulla fiscalità delle auto aziendali. Nel frattempo, il parco circolante italiano invecchia sempre di più, mentre il cliente medio rinuncia a cambiare auto». Con un parco circolante tra i più vecchi d’Europa, il rischio per l’Italia è di perdere competitività, sicurezza e sostenibilità ambientale.
Negli ultimi tre giorni di giugno è stato immatricolato il 42,91% del totale mercato, segno evidente di un mercato drogato e spinto solo da logiche di fine trimestre. Un dato che deve far riflettere e spingere a un intervento immediato e strutturale.

Leasys One: il nuovo flagship store che rivoluziona il noleggio a lungo termine

Un’esperienza su misura per ogni cliente

Leasys inaugura in Campania il primo Leasys One, un vero e proprio flagship store che segna l’inizio di una nuova era per il noleggio a lungo termine. Qui il cliente può vivere un’esperienza completamente personalizzata: dalla scelta dell’auto alla gestione del contratto, fino alla riconsegna. “L’apertura del primo Leasys One rappresenta un passo fondamentale nel nostro percorso di crescita e innovazione”, ha dichiarato Andrea Pertica, General Manager di Leasys Italia. L’obiettivo è mettere il cliente davvero al centro, offrendo consulenze su misura e un servizio sempre attento e professionale.

Andrea Pertica, General Manager di Leasys Italia

Tutti i servizi in un unico spazio

Il nuovo Leasys One non è solo un punto vendita: è un ecosistema completo. I clienti possono ricevere assistenza su tutte le fasi del noleggio, gestire pratiche burocratiche, ritirare e restituire il veicolo e ricevere supporto post-vendita, il tutto in un ambiente moderno e accogliente. Questo approccio innovativo consente a Leasys di creare un rapporto più diretto e trasparente con chi sceglie il noleggio a lungo termine. Il progetto fa parte di un piano di espansione che porterà nuovi flagship store in tutta Italia entro la fine dell’anno, consolidando la presenza sul territorio.

Un brand sempre più riconoscibile

Leasys punta a diventare sinonimo di mobilità smart e senza pensieri. Con oltre 3.200 punti fisici in Italia, la rete è stata riorganizzata per offrire una customer experience coerente e distintiva. I Leasys One, infatti, integrano la vendita, l’assistenza e la consulenza in un unico spazio fisico e digitale, permettendo al cliente di vivere un’esperienza omnicanale fluida e semplice. “Siamo entusiasti di rafforzare la nostra presenza sul territorio con un flagship point che riflette i valori e l’identità del nostro brand”, ha aggiunto Pertica. Una mossa strategica per consolidare il legame con i clienti e rendere ogni visita un momento davvero memorabile.

 “Auto usate: un tesoro da 635 miliardi… ma pieno di trappole”

Un mercato enorme, ma fragile: frodi, chilometraggi truccati e danni nascosti minano la fiducia nel mercato europeo
Il valore del mercato europeo delle auto usate ha raggiunto i 635 miliardi di euro nel 20241, ma dietro questa cifra da capogiro si cela un rischio crescente: le frodi. Secondo un’indagine di una società specializzata in dati automotive2, il 4,9% delle vetture vendute presenta chilometraggio alterato, mentre il 40% ha danni pregressi non dichiarati. Le perdite annuali per l’economia europea oscillano tra i 5,3 e gli 8,77 miliardi di euro, secondo uno studio del Parlamento Europeo del 20183. Ma non si tratta solo di soldi: a rischio è anche la sicurezza stradale. Le auto “truccate” possono nascondere difetti strutturali che compromettono la guida. In un mercato tanto vasto quanto opaco, la fiducia diventa merce rara.

Dati auto: privacy sì, ma con buon senso
Uno degli ostacoli più insidiosi alla trasparenza è la gestione della privacy. Le normative UE proteggono giustamente i dati personali, ma spesso ostacolano la condivisione di informazioni fondamentali per identificare veicoli a rischio. “Serve un equilibrio tra tutela della privacy e accesso responsabile ai dati”, afferma il CEO della società specializzata in dati automotive. Secondo lui, la storia dell’auto dovrebbe seguire il veicolo, anche quando cambia proprietario, per tutelare il consumatore. Oggi, invece, troppi registri sono cartacei, non digitalizzati, o addirittura non accessibili agli operatori esterni. In questo contesto, chi agisce onestamente viene penalizzato, mentre i truffatori operano indisturbati, sfruttando le zone d’ombra burocratiche

Auto esportate, dati spariti: così si alimentano le truffe
Un altro punto critico riguarda le auto esportate tra Stati membri dell’UE. Anche se l’Europa dispone del sistema EUCARIS, i Paesi non sempre condividono dati su chilometraggio, danni e proprietari precedenti. È il caso della Germania, maggiore esportatore europeo con quasi 2 milioni di auto inviate all’estero ogni anno. Qui, ma anche in Belgio e Paesi Bassi, i dati interni sono ben gestiti, ma non vengono trasmessi all’estero per via di limiti legati alla privacy. Il paradosso? I Paesi dell’Est Europa, principali importatori, ricevono veicoli senza storia documentata. Anche l’Italia risulta tra i meno collaborativi sul fronte dei dati. Così, chi acquista un’auto usata da un altro Stato spesso lo fa… alla cieca.

C’è chi ce l’ha fatta: il modello nordico
Fortunatamente, esistono esempi virtuosi. In Svezia e Finlandia, i dati sui veicoli sono facilmente accessibili ai cittadini: dal chilometraggio alle revisioni, tutto è consultabile online. Anche il Regno Unito, fuori dall’UE ma all’avanguardia in trasparenza, consente a chiunque di verificare lo stato di un’auto con un semplice click. Questi modelli dimostrano che è possibile tutelare la privacy senza sacrificare la trasparenza. L’UE, per combattere efficacemente le frodi nel settore dell’usato, dovrebbe ispirarsi a questi esempi, istituendo un sistema unificato che consenta a ogni cittadino europeo di sapere davvero cosa sta comprando. Come conclude il CEO della società di analisi: “La domanda da farsi è: vogliamo proteggere frodi o proteggere le persone?”

Fonti

  1. Global Market Insights – Europe Used Cars Market
  2. [Transparency Index 2024 – dati aggregati da una società specializzata in automotive]
  3. Odometer manipulation in motor vehicles in the EU – European Parliament, 2018

L’usato è re: i dealer italiani puntano su aste B2B e team specializzati

L’usato diventa strategico

Il mercato dell’auto usata è ormai il cuore pulsante delle concessionarie italiane. Secondo lo studio condotto da AUTO1.com insieme a Quintegia, il 78% dei dealer considera l’usato “altamente strategico” per la propria attività. Una conferma che riguarda sia i grandi gruppi sia le realtà più piccole, unite dalla consapevolezza che il comparto dell’usato non è più una semplice appendice, ma un motore di margini e volumi. Tuttavia, emerge un paradosso: solo un concessionario su tre dispone di un team dedicato, evidenziando un gap tra visione strategica e organizzazione interna. “Lo scenario attuale e l’evoluzione del business automotive attribuiscono all’usato un ruolo sempre più centrale”, afferma Guglielmo Zangoni di Quintegia.

Aste B2B in forte ascesa

Nel 2024, il 64% dei dealer ha utilizzato almeno un’asta B2B per l’acquisto attivo di veicoli, segno di una digitalizzazione sempre più spinta. Accanto alle modalità offline, le aste online per auto singole (39%) e pacchetti di auto (30%) stanno guadagnando terreno. L’asta B2B rappresenta un canale fondamentale per garantire rapidità, varietà di prodotto e prezzi competitivi. “L’utilizzo delle aste B2B rappresenta una leva fondamentale per rispondere alle nuove sfide del mercato e aumentare la competitività”, sottolinea Andrea Lovato, Sales & Remarketing Director Italy di AUTO1 Group. I dealer sfruttano queste piattaforme per rifornirsi in modo più efficiente e ampliare l’offerta verso il cliente finale, rispondendo così alle nuove esigenze del mercato.

Andrea Lovato, Sales & Remarketing Director Italy di AUTO1 Group

Canali di approvvigionamento sempre più variegati

Le concessionarie non si limitano più a un solo canale: il 74% preferisce il remarketing degli OEM, il 68% si affida a società di leasing e noleggio, mentre una parte significativa acquista da dealer ufficiali o altri rivenditori. Interessante il dato relativo all’approvvigionamento dall’estero: un dealer su due utilizza canali B2B esteri, puntando su remarketing OEM (22%), altri rivenditori (24%) e concessionari esteri (18%). Nonostante la forte presenza del canale offline (57%), le aste estere online raggiungono già il 43%. “I dealer possono contare su rapidità, sicurezza e una vasta rete europea di partner per ottimizzare il proprio business”, aggiunge Lovato. Questa diversificazione conferma quanto la flessibilità sia oggi un fattore decisivo per competere.

Organizzazione interna e focus sul futuro

Solo il 33% dei dealer italiani dispone di un team specifico dedicato all’usato, un dato che rivela margini di crescita importanti. Il responsabile usato è la figura centrale per la vendita B2B nel 61% dei casi e per l’acquisto attivo nel 47%, seguito dal titolare e dal responsabile commerciale. I principali KPI monitorati riguardano la rotazione dello stock (82%), il margine lordo (61%) e la revisione dei prezzi (42%). In prospettiva, i dealer puntano a rafforzare l’organizzazione interna (72%) e la comunicazione (65%), potenziando anche l’usato certificato (52%) e i centri di ricondizionamento (41%). “Questa ricerca conferma come il settore dell’usato sia sempre più centrale per la crescita delle concessionarie italiane”, conclude Lovato. L’usato non è più solo una leva commerciale, ma il vero re del mercato automotive italiano, capace di guidare la redditività e rafforzare la relazione con il cliente finale.

Birindelli Auto è ufficialmente un Great Place To Work!

Un riconoscimento che parla di squadra
“Con grande orgoglio annunciamo che Birindelli Auto ha ottenuto la certificazione Great Place To Work Italia” – così si legge nel post ufficiale pubblicato su LinkedIn dall’azienda, che ha voluto condividere con la sua community questo importante traguardo. Un risultato che premia la cultura aziendale di Birindelli Auto, da sempre orientata al benessere delle persone e alla qualità dell’ambiente di lavoro. “Un riconoscimento che premia l’impegno quotidiano nel costruire un ambiente di lavoro fondato sulla fiducia, sul rispetto e sulla collaborazione.”

Top Dealers… anche per i dipendenti!
Già selezionata tra i TOP DEALERS ITALIA 2026, Birindelli Auto conferma di essere un’eccellenza non solo nella distribuzione automobilistica, ma anche nella gestione delle risorse umane. “Questo traguardo è solo l’inizio di un percorso di crescita che vogliamo continuare a costruire insieme alle nostre persone. Grazie a tutti i nostri collaboratori per aver reso possibile questo risultato!” Un messaggio forte e chiaro: il successo parte dalle persone. E da Birindelli Auto, si lavora (bene) tutti insieme.