Ricaricami ancora: quando l’auto elettrica parcheggia al binario giusto

Ricariche da record e CO₂ risparmiata
Powy e FS Park festeggiano un traguardo importante: oltre 10.000 sessioni di ricarica completate nei parcheggi ferroviari italiani. Un risultato che va ben oltre il numero: sono state infatti risparmiate più di 100 tonnellate di CO₂, “l’equivalente di oltre 150 viaggi Roma-Milano”. Il progetto, attivo in stazioni chiave come Genova, Pisa e Milano, ha dimostrato che un’infrastruttura intelligente può davvero fare la differenza. “È il miglior segnale che i clienti apprezzano i servizi offerti”, afferma Federico Fea, CEO di Powy, sottolineando il valore di un’alleanza che coniuga mobilità elettrica e trasporto ferroviario.

Più dati, più vantaggi per gli utenti
La seconda fase del progetto, appena avviata, punta dritta all’ottimizzazione. Analizzando le abitudini degli utenti, sono state introdotte nuove promozioni tramite l’app Powy Charge. Per chi ricarica in DC, c’è uno sconto del 10% sulla tariffa e un’ora di parcheggio gratuita. Per la ricarica lenta in AC, via la tariffa extra se si sosta a lungo. Un approccio semplice ma mirato, che “mette la soddisfazione del cliente al centro di tutto”. L’obiettivo? Un’esperienza di ricarica sempre più comoda, conveniente e vicina ai bisogni reali di chi viaggia. E questo è solo l’inizio: “In futuro ci saranno altre novità”.

ANIASA: Il noleggio più green, ma servono regole nuove

Un settore in crescita, nonostante tutto

La mobilità a noleggio si conferma una leva fondamentale per l’evoluzione sostenibile del trasporto in Italia. Lo evidenzia il 24° Rapporto ANIASA, presentato oggi, che fotografa un settore resiliente: 1,4 milioni di veicoli in flotta, un giro d’affari da 15,8 miliardi di euro e un ruolo chiave nella diffusione della mobilità elettrica. Il 32% delle vetture elettriche e il 48% di quelle ibride plug-in immatricolate in Italia sono oggi a noleggio. Ma i numeri da soli non bastano: il comparto chiede una riforma normativa per sostenere la sua crescita e affrontare una fiscalità frammentata. “Gli operatori hanno bisogno di una normativa unica che superi i ‘dazi occulti’ che frenano sviluppo e investimenti”, ha dichiarato Alberto Viano, Presidente ANIASA.

Rent-a-car: cresce la domanda, calano i margini

Il breve termine archivia un 2024 complesso: +10% di noleggi e +5% di fatturato, ma con una flotta che cresce solo del 2,3% e margini messi a dura prova. I costi d’acquisto, i danni, i furti e i canoni aeroportuali pesano sulle aziende più strutturate, mentre il boom di operatori low cost genera un aumento dei reclami da parte dei clienti. Il prezzo medio per giornata di noleggio è sceso dell’1,5%, segno di un mercato sempre più competitivo. “Il settore è in espansione ma servono regole chiare per tutelare la qualità del servizio”, ha spiegato Viano, sottolineando la necessità di una cornice normativa stabile anche per il breve termine.

Lungo termine, il vero motore della transizione

Il long term conferma la sua centralità: quasi 1,3 milioni di veicoli in flotta (+6%), 12,5 miliardi di euro di fatturato e contratti sempre più lunghi (l’80% supera i 36 mesi). Crescono anche i privati (+3%) e i veicoli commerciali leggeri (+7,5%), segno di una penetrazione sempre più trasversale. I servizi raggiungono oggi 268.000 clienti, tra cui 170.000 privati. “Il noleggio a lungo termine non è più solo per le aziende: è ormai un’alternativa concreta alla proprietà per tutti”, ha commentato Viano, ribadendo come questo canale sia strategico per il rinnovo del parco circolante e la riduzione delle emissioni.

Car sharing: risorsa a rischio estinzione

Nel 2024 il car sharing ha registrato una nuova contrazione: 4,2 milioni di noleggi, 330.000 utenti attivi e una flotta scesa a 3.300 veicoli, metà dei quali spesso inutilizzabili per furti e danneggiamenti. A Roma e Milano l’80% della presenza. L’aumento della durata media dei noleggi (126 minuti) apre a modelli diversi, più orientati al giornaliero che all’orario. “Senza un sostegno concreto da parte delle istituzioni, il car sharing rischia di sparire proprio mentre potrebbe aiutare città e ambiente”, ha ammonito Viano, ricordando che l’auto condivisa è alleata del trasporto pubblico e della transizione ecologica.

Federauto: anche i costruttori invocano la neutralità tecnologica

Una svolta storica nella transizione ecologica

Le recenti dichiarazioni di John Elkann (Stellantis) e Luca De Meo (Renault) rappresentano un passaggio epocale nel dibattito sulla decarbonizzazione dei trasporti.
Per la prima volta, due dei maggiori protagonisti dell’industria automobilistica europea – insieme rappresentano circa il 30% del mercato – hanno apertamente chiesto all’Unione Europea di rivedere le politiche ambientali in nome della “neutralità tecnologica”.
Un messaggio chiaro e inequivocabile, che rompe un fronte finora compatto – seppur segnato da dubbi crescenti – a favore dell’elettrificazione a tutti i costi.
“L’intervista segna un clamoroso cambiamento di rotta nella posizione dei costruttori”, ha commentato Massimo Artusi, Presidente di FEDERAUTO.

Massimo Artusi Federauto © Francesco Vignali Photography

Il peso delle decisioni sbilanciate

Secondo Artusi, questa presa di posizione arriva tardi, ma è comunque cruciale: “Oggi possiamo dire che una parte importante dell’industria europea dell’automotive ha chiesto di modificare le politiche europee”.
Il problema, sottolinea il Presidente, è che le attuali strategie europee finiscono per premiare veicoli elettrici “più complessi, pesanti e costosi”, mettendo in difficoltà la fascia più accessibile del mercato.
Quelle vetture piccole e compatte che rappresentano la vera ossatura della mobilità per milioni di cittadini europei.
FEDERAUTO da anni denuncia l’iniquità di un sistema normativo che rischia di desertificare l’offerta per le famiglie e le imprese, favorendo modelli di consumo elitarî e lontani dalle reali esigenze del mercato.

Il risveglio dell’industria e il futuro dell’auto Il fatto che anche i costruttori inizino a esporsi pubblicamente è un segnale che non può essere ignorato.
Per Artusi, questo “risveglio” ha un valore politico e culturale: “Poco importa che si tratti di concetti che FEDERAUTO ha sostenuto con fermezza in tutti questi anni, quel che conta è che anche i costruttori hanno cominciato ad accorgersi che il re è nudo”.
Ora la palla torna a Bruxelles, dove sarà difficile ignorare la voce di chi produce e vende auto ogni giorno.
La richiesta di una transizione più equilibrata, aperta a soluzioni tecnologiche diverse (come l’ibrido, i carburanti sintetici o il biometano), diventa sempre più forte. La vera sfida, oggi, è costruire una mobilità sostenibile e accessibile

Energia pulita e benessere: Ayvens guida il cambiamento sostenibile

L’impianto che fa la differenza

Nella sede centrale di Roma, Ayvens ha acceso una nuova luce sul futuro installando un impianto fotovoltaico composto da 181 moduli, per una potenza di 73,02 kW. Questo investimento consente all’azienda di produrre autonomamente circa 87.000 kWh l’anno, con un risparmio dell’8% sul totale del fabbisogno energetico della struttura. Un passo concreto verso l’efficienza operativa e la riduzione dell’impatto ambientale. Questo progetto si inserisce in un percorso già avviato, che ha visto il rinnovo dei sistemi di illuminazione e climatizzazione, ora completamente digitalizzati e ottimizzati.



Un ufficio senza carta è possibile

Parallelamente all’adozione delle energie rinnovabili, nella sede romana è stato avviato anche il progetto Paperless, che ha trasformato radicalmente la gestione interna dei documenti. Il consumo di carta è calato del 40,9%, i consumi elettrici legati alla stampa sono stati più che dimezzati (da 740 a 300 kWh) e le emissioni di CO2 si sono ridotte di ben 490 kg nel solo 2024. Grazie a strumenti digitali avanzati, la comunicazione è diventata più fluida, veloce e sicura.

Una nuova casa per l’innovazione

Il cambiamento sostenibile passa anche dagli spazi. Ayvens ha inaugurato la sua nuova sede milanese al Bodio Center, pensata per il lavoro agile, la collaborazione e l’efficienza. Con oltre 120 postazioni e spazi smart, la nuova sede riflette la visione di un’azienda moderna e responsabile. Anche qui è attivo il servizio di Car Sharing con veicoli BEV full electric, gratuiti per i dipendenti grazie alle colonnine di ricarica in sede.



Smart working per uno stile di vita migliore

Ayvens non si limita all’efficienza strutturale: promuove anche una cultura aziendale fondata sul benessere delle persone. Con lo SWOW – Smart Way of Working – il lavoro agile è diventato la normalità. Questo modello riduce gli spostamenti casa-lavoro, migliora la qualità della vita dei dipendenti e si integra perfettamente con gli obiettivi ESG aziendali.
“La sostenibilità non è solo un obiettivo per Ayvens, è una parte integrante della nostra cultura aziendale”, ha affermato Veronica Spanu, Direttore HR, Facility, ESG & Communication. “Le nostre sedi sono pensate per ridurre l’impatto ambientale e favorire il benessere e l’innovazione”.

DGA NLT: il Broker che ascolta, progetta e cresce con i clienti

Numeri da protagonista del settore
Con oltre 3.000 contratti chiusi nel solo 2024 e una crescita del +54% rispetto all’anno precedente, DGA NLT si conferma una delle realtà più dinamiche e affidabili nel settore del Noleggio a Lungo Termine. Fondata nel 2009 a Torino, l’azienda ha costruito un modello basato sulla personalizzazione, la qualità della consulenza e una forte attenzione al cliente.
Particolarmente significativo il dato relativo alla clientela privata: ben il 30% dei contratti è stipulato da singoli utenti, contro una media nazionale del 13%. Un segnale chiaro della capacità di intercettare esigenze individuali e offrire “soluzioni cucite su misura, con precisione sartoriale”. Un approccio che, unito all’efficienza operativa e alla coesione tra team commerciali, supporto e marketing, ha permesso a DGA NLT di raggiungere risultati concreti in un mercato sempre più competitivo.

Un modello che parte dall’ascolto
La vera forza di DGA NLT è la capacità di costruire relazioni solide e durature con i propri clienti. Fin dal primo contatto, il percorso di noleggio si sviluppa come un progetto condiviso, in cui ogni fase viene definita su misura.

Non ci limitiamo a offrire un servizio di noleggio: costruiamo soluzioni che aiutano i nostri clienti a crescere, pianificare e semplificare la mobilità aziendale in modo intelligente e sostenibile”, afferma Enrico De Gregorio, CEO e Founder di DGA Group Italia.

Non è un caso che molte aziende accompagnate da DGA NLT fin dalla fase di start-up abbiano deciso di rinnovare nel tempo la fiducia, trasformando la consulenza iniziale in un rapporto strategico e continuativo. Emblematico il caso di un cliente storico che, iniziando con un solo veicolo, oggi gestisce una flotta articolata, costruita passo dopo passo in collaborazione con DGA.

Una rete in continua espansione
La crescita di DGA NLT non riguarda solo i numeri, ma anche la presenza sul territorio. Oltre alla sede originaria di Torino, l’azienda è oggi attiva a Milano, Verona, Modena e Palermo, con un’imminente apertura prevista a Cagliari. Questa diffusione capillare consente di rispondere con maggiore efficacia alle esigenze locali, mantenendo alta la qualità del servizio offerto.
“Allarghiamo la nostra presenza senza perdere di vista la cura del dettaglio e la centralità del cliente”, spiegano dall’azienda.
Ascoltiamo, progettiamo e cresciamo insieme ai nostri clienti” non è solo uno slogan, ma una filosofia che guida ogni scelta e ogni interazione, contribuendo a fare di DGA NLT un punto di riferimento solido e innovativo nel panorama del noleggio a lungo termine italiano.

AUTO1.com: +10% nelle vendite di veicoli elettrici e ibridi nel 2024.

Crescita a doppia cifra nel 2024
Nel 2024 AUTO1.com ha registrato un incremento del 10% nelle vendite di veicoli elettrici e ibridi, raggiungendo oltre 18.600 unità scambiate.
A trainare questa crescita sono soprattutto le ibride, mentre i veicoli totalmente elettrici mostrano una lieve flessione.
Toyota, Mercedes-Benz e Volkswagen guidano la classifica dei marchi più venduti.
È la prima volta dal 2021 che Tesla non figura sul podio, fermandosi al sesto posto.
A stupire è Mercedes-Benz, che sale dal sesto al secondo posto grazie a un balzo del 66% nelle vendite.
Volkswagen, invece, perde terreno, scivolando al terzo posto con un calo del 12% su base annua.

Domanda e mobilità transfrontaliera
La mobilità elettrica è sempre più europea: il 76% delle transazioni è di tipo transfrontaliero. I veicoli elettrici usati sono in media giovani (il 61% ha tra 1 e 5 anni) e con chilometraggi contenuti (il 24% sotto i 10.000 km).
La fascia di prezzo più comune va dai 10.000 ai 35.000 euro, rendendoli accessibili a un pubblico sempre più ampio.
I Paesi Bassi si confermano leader nella domanda di EV per il terzo anno consecutivo, seguiti da Francia e Spagna, che cresce del 53%.
La Danimarca scende al quarto posto, mentre la Polonia sorprende entrando nella top 5 grazie a una crescita del 56%.

Dealer ottimisti ma cauti sui prezzi
Secondo una survey di AUTO1.com condotta tra oltre 15.600 concessionari partner, il 36,1% ha venduto almeno un EV nel 2024, e il 46,1% prevede di farlo nel 2025.
La maggioranza dei dealer (67%) ritiene però che i prezzi dei BEV usati diminuiranno quest’anno, nonostante l’indice dei prezzi (AUTO1 Group Fuel Type Index) abbia mostrato stabilità nei primi tre mesi del 2025.
Dopo un calo dell’11,7% all’inizio del 2024, il mercato sembra ora assestarsi, ma restano forti pressioni al ribasso legate a nuovi incentivi, maggiore offerta e tecnologie in rapida evoluzione.

Marchi emergenti e nuove dinamiche
La classifica dei brand più dinamici evidenzia la forte ascesa dei marchi sino-europei.
MG cresce del 257% e Link & Co moltiplica per venti le sue vendite rispetto al 2023.
Anche Volvo guadagna posizioni, passando dal settimo al quinto posto con un +44%.
BMW, stabile al quarto posto, cresce del 12%, mantenendo un buon ritmo.
“La maggior parte delle transazioni avviene a livello internazionale e questo dimostra quanto sia cruciale avere una rete digitale forte e connessa”, commenta Moritz Lück, SVP di AUTO1 Group. Il 2025 si prospetta come un anno di consolidamento, con nuove sfide su tecnologia e prezzo.

Carraro Concessionaria premiata da Chery tra i top mondiali

Carraro tra i migliori sette Dealer al mondo di Omoda e Jaecoo

Carraro Concessionaria si conferma eccellenza mondiale nel settore automotive, piazzandosi tra i primi sette Dealer a livello globale per performance di vendita. Nei giorni scorsi, a Wuhu, quartier generale di Chery, l’amministratore delegato Ruggero Carraro ha ricevuto il prestigioso riconoscimento durante la convention mondiale del colosso automobilistico cinese. La concessionaria, con sedi operative in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, è stata tra le prime in Italia a credere nel progetto industriale e commerciale di Chery, integrando nella propria offerta i brand emergenti Omoda e Jaecoo. “La scelta di affiancare al nostro storico marchio Mercedes le innovative auto cinesi è stata strategica e vincente” ha dichiarato Ruggero Carraro.

Ruggero Carraro, l’Amministratore Delegato di Carraro Concessionaria

La strategia vincente: innovazione e visione

Il successo di Carraro Concessionaria nasce da una visione imprenditoriale capace di anticipare i cambiamenti del mercato. La realizzazione del primo salone O&J a Pordenone ha rappresentato un passo cruciale nella diffusione dei brand Omoda e Jaecoo. Grazie a un’attenta selezione di veicoli elettrici, ibridi e super hybrid, la clientela ha accolto con entusiasmo le novità offerte.
“La nostra clientela è sempre più attenta a soluzioni ecologiche ed economicamente vantaggiose” sottolinea Ruggero Carraro, “e le proposte di Chery si sono rivelate ideali per soddisfare questa nuova domanda”. L’innovazione tecnologica e l’attenzione all’ambiente si sono così tradotte in risultati di vendita straordinari.

Chery: un gigante in espansione globale

Fondata nel 1997, Chery è oggi il principale esportatore automobilistico cinese, con oltre 1,8 milioni di veicoli prodotti ogni anno. Di questi, circa la metà viene esportata in oltre 80 Paesi, confermando l’ambizione globale del gruppo.
 I marchi Omoda e Jaecoo, lanciati in Italia nel 2024, rappresentano il volto più moderno e tecnologico della casa madre.
 “Essere tra i primi a credere nel progetto Chery ci ha permesso di ottenere risultati eccezionali” spiega Ruggero Carraro. Nei prossimi mesi, il colosso cinese amplierà la gamma con altri quattro nuovi modelli, consolidando ulteriormente la propria presenza nel mercato europeo.

Il futuro di Carraro Concessionaria: subito fra i 98 Top Dealers Italia 2026!

Con un presente brillante e un futuro carico di prospettive, Carraro Concessionaria guarda avanti con entusiasmo. L’obiettivo è continuare a offrire ai clienti una gamma di prodotti all’avanguardia, mantenendo alti gli standard di servizio che da sempre contraddistinguono il gruppo.
“Essere riconosciuti tra i migliori sette Dealer Chery al mondo è una motivazione straordinaria a fare sempre meglio” conclude Ruggero Carraro. Forte della sua doppia anima, tra tradizione Mercedes e innovazione cinese, Carraro Concessionaria si prepara a scrivere nuovi capitoli di successo, consolidando la propria posizione tra le eccellenze italiane e internazionali del settore automotive.
Merita ricordare – con orgoglio – che Carraro Concessionaria sarà una dei 98 Top Dealers Italia presenti sulla prossima Guida 2026 che sarà presentata a Milano il 2 ottobre presso Autotorino!

Crédit Agricole Auto Bank: 100 anni di storia, il futuro della mobilità

Crédit Agricole Auto Bank celebra i suoi primi 100 anni di attività con uno sguardo deciso verso il futuro. Nata a Torino nel 1925 come SAVA, la banca ha accompagnato l’evoluzione dell’automobile fino a diventare oggi un leader europeo della mobilità sostenibile.
Nel 2024, con oltre 30 miliardi di euro di impieghi e una presenza in 19 Paesi, la banca rinnova la propria missione: rendere accessibile una mobilità più verde, digitale e innovativa.

Un secolo di crescita, un futuro green

Dalla nascita come supporto alle vendite Fiat alla recente acquisizione totale da parte di Crédit Agricole, CA Auto Bank ha saputo trasformarsi e crescere.
Con 1,4 milioni di clienti serviti nel 2024, oltre 60 partnership internazionali e un risultato operativo di 390 milioni di euro, la banca oggi punta in alto: entro il 2026 più del 50% dei finanziamenti sarà destinato a veicoli a basse o zero emissioni, con il 35% concentrato sui BEV.
Anche la flotta Drivalia sarà per un terzo elettrica, sostenuta da 2.500 nuove colonnine di ricarica.
Numeri che confermano il ruolo di primo piano della banca nella transizione energetica europea.

Mobilità su misura: digitale, flessibile e sostenibile

Innovazione e digitalizzazione sono al centro della strategia di CA Auto Bank.
Nel 2024, il 90% dei contratti è stato gestito digitalmente, con l’obiettivo di raggiungere il 100%. Drivalia, la società di mobilità del Gruppo, propone un approccio rivoluzionario basato sui concetti di Rent, Lease, Subscribe e Share: soluzioni flessibili che superano il concetto di proprietà.
In questo modo, CA Auto Bank non si limita a finanziare veicoli, ma costruisce un ecosistema completo di mobilità sostenibile, destinato a crescere insieme alle nuove esigenze dei clienti in tutta Europa.

Crescono i punti di ricarica ma bisogna ridurre il costo di ricarica anche con contributi statali…

Un’infrastruttura che cresce con ritmo costante
Al 31 marzo 2025, in Italia risultano 65.992 punti di ricarica pubblici per auto elettriche, con un incremento di 11.828 unità rispetto all’anno precedente. I dati, forniti da Motus-E, fotografano un sistema in forte espansione, con una diffusione che inizia a coprire in modo significativo il territorio nazionale.
Lombardia, Lazio e Piemonte guidano la classifica delle regioni più elettrificate, con Roma e Milano in testa tra le province. Il ritmo è buono, ma le sfide sono tutt’altro che finite.

Autostrade: il nodo dei rifornimenti veloci
Un passo importante per la transizione ecologica è rappresentato dall’arrivo delle colonnine direttamente nelle aree di servizio autostradali, evitando così l’uscita dalla rete viaria principale.
Al 31 marzo 2025 sono 1.108 le colonnine installate in autostrada, di cui il 64% supera i 150 kW di potenza. L’86% offre ricarica veloce in corrente continua.
Tuttavia, solo il 45,5% delle aree di servizio è attualmente dotato di queste infrastrutture. Se da un lato cresce l’accessibilità, dall’altro restano tempi e costi di connessione da migliorare: il 15,8% delle colonnine installate non è ancora attivo, a causa di iter autorizzativi lenti e mancanza di coordinamento tra enti locali, operatori e gestori.

Il problema dei costi: ricariche troppo care

Se la rete cresce, i costi di ricarica diventano il vero tallone d’Achille per molti automobilisti.
Le tariffe delle colonnine ultrafast sfiorano quasi 1 euro per kWh, rendendo un pieno elettrico spesso meno conveniente di uno tradizionale, soprattutto nei lunghi viaggi, con la sola eccezione della rete Tesla che costa meno, ma richiede per i proprietari delle altre marche un abbonamento e non tutti i punti di ricarica sono aperti alle altre marche BEV
Il paradosso è evidente: la tecnologia più evoluta, che permette ricariche in pochi minuti, è anche la meno accessibile economicamente.  Vero il maggior investimento delle infrastrutture più tecnologiche solo in parte compensate dai contributi europei.
Secondo il gruppo “Andiamo Elettrico” (www.andiamoelettrico.it) , che raccoglie migliaia di proprietari di auto BEV, solo la ricarica domestica garantisce un vantaggio netto rispetto ai carburanti fossili.
È qui che si gioca una delle partite più urgenti per il futuro della mobilità.

Incentivi mirati: il vero cambio di passo

Più che continuare con bonus sull’acquisto di auto elettriche, è tempo di pensare a un contributo statale diretto per le ricariche.
Una misura di questo tipo avrebbe un impatto concreto sul quotidiano degli automobilisti, rendendo la mobilità elettrica più sostenibile e realmente più economica.
Una proposta che inizia a circolare anche nei tavoli istituzionali e che potrebbe accelerare la diffusione delle BEV nel Paese. L’idea è creare un meccanismo virtuoso che favorisca la concorrenza, riduca i prezzi e valorizzi chi sceglie l’elettrico.
Perché solo quando ricaricare sarà semplice, veloce e soprattutto conveniente, la rivoluzione potrà dirsi davvero compiuta.

Ricariche gratuite anzichè sconti da parte dei Concessionari e Case…

I Concessionari più sensibili già ora offrono ricariche gratuite per i clienti che acquistano vetture elettriche specialmente se usate o a km zero oltre a offrire wallbox di ricarica domestiche ed in alcuni casi anche supporto per l’allacciamento.
La buona volontà di un Dealer non può essere sufficiente e la stessa casa automobilistica potrebbe rivedere i prezzi includendo pacchetti mensili di ricarica all’atto di acquisto, rinnovabili in cambio del rispetto degli stessi controlli.  Convincere un cliente ad acquistare una vettura elettrica per poi accorgersi che fare un viaggio da Torino a Bari è praticamente uguale per i tempi ma ben più caro per il prezzo delle ricariche non è una grande promozione e rischia di frenare la diffusione elettrica e gli stessi investimenti degli operatori del settore che devono far fronte pure ad atti vandalici o furti di cavi realizzati con materiali pregiati…

Anche qui l’intervento statale è necessario quanto doveroso, considerando anche quanto lo Stato riceve dal comparto automotive, dall’IVA a scendere…

Anche Top Dealers Italia è impegnato attivamente a sostenere i protagonisti più attenti alla transizione ecologica, premiando i migliori attori del settore col titolo di Green Top Dealers Italia

BYD affida a AUTOMOTIVE SUISSE SA (Intergea Group) lo “sbarco” nel Canton Ticino

BYD arriva in Svizzera e sbarca in Ticino con Automotive Suisse SA
Un nuovo capitolo nella mobilità sostenibile si apre in Canton Ticino: AUTOMOTIVE SUISSE SA, parte del Gruppo Intergea, è stata scelta da BYD per sviluppare il marchio sul territorio.
Il brand cinese, leader globale nella produzione di veicoli elettrici e batterie, ha scelto una realtà solida e dinamica per portare la propria visione anche nella Svizzera italiana.
L’annuncio è stato dato durante la presentazione della nuova rete svizzera a Spreitenbach.
BYD, acronimo di Build Your Dreams, promette ai clienti ticinesi un’esperienza d’eccellenza fatta di tecnologia all’avanguardia, qualità dei materiali e dotazioni full optional, senza compromessi.

Un punto di riferimento nel cuore del Ticino
Fondata nel 2013, Automotive Suisse SA ha saputo guadagnarsi nel tempo un ruolo da protagonista nel mercato locale.
Dal 2019 ha sede a Manno, con uno showroom di 2.000 mq in Via Cantonale, facilmente raggiungibile da Lugano Nord. La strategia vincente dell’azienda si basa su un attento lavoro di selezione, perizia e garanzia delle vetture, che siano nuove, usate o a km0.
Grazie a una rete di approvvigionamento europea e un’efficiente rete di vendita, Automotive Suisse riesce ad offrire sempre valutazioni competitive e un servizio di qualità.
Un modello che ha attirato l’attenzione del Gruppo Intergea, leader italiano del settore e Top Dealers Italia 2025.

Un’espansione che guarda al futuro
Con l’ingresso nel Gruppo Intergea da gennaio 2024, Automotive Suisse SA ha accelerato il proprio percorso di crescita.
In pochi mesi ha acquisito la Nuova Garage Giorgio SA di Cadenazzo, storica realtà per i marchi JEEP, ALFA, FIAT e ABARTH, e ha fondato la Automotive Bernasconi SA, concessionaria Hyundai per il sottoceneri. L’incarico di sviluppare BYD in Ticino conferma la solidità e l’ambizione di questa azienda, oggi protagonista di un mercato in rapida evoluzione.
Il futuro è appena cominciato, e Automotive Suisse è pronta a costruire – insieme a BYD – un domani più sostenibile, tecnologico e pieno di opportunità.