Noleggio a Lungo Termine: trend ed analisi del mercato 2023 cresciuto di ben il 15%

Nel 2023, il settore del noleggio a lungo termine in Italia ha registrato una crescita notevole, con 710 mila contratti stipulati, segnando un aumento del 15% rispetto all’anno precedente.
Questa analisi si basa sui dati elaborati da UNRAE, in collaborazione con il MIT, offrendo una panoramica dettagliata del mercato.

Panoramica del Mercato

Secondo i dati UNRAE, nel 2023 sono stati stipulati in Italia 710.552 contratti di noleggio a lungo termine, con un incremento del 15% rispetto al 2022.
La maggior parte dei contratti è stata stipulata da aziende, con un significativo aumento annuale.

Dominio delle aziende non automotive

Le aziende non automotive (che tipicamente noleggiano vetture destinate ai dipendenti) hanno dominato il mercato con il 75% dei contratti, mostrando una crescita del 27% rispetto all’anno precedente.

Dinamiche di Mercato

L’analisi UNRAE evidenzia un’ascesa delle aziende di noleggio a breve termine e dei dealer, con un calo nel segmento dei privati e delle aziende specializzate in noleggio a lungo termine.

Preferenze e Durata dei Contratti

La durata media dei contratti di noleggio è aumentata, con variazioni tra i diversi tipi di utilizzatori.
Viene inoltre esaminata la preferenza per i diversi tipi di alimentazione dei veicoli con il predominio del benzina con oltre il 40% nel breve termine, mentre le ibride vincono col 33,8% fra i Dealer ed i costruttori.

Tendenze segmenti di mercato

Sulla base dei dati UNRAE, i SUV del segmento C si confermano i più popolari, seguiti da quelli del segmento B e dalle station wagon.

Analisi Regionale

La distribuzione regionale dei contratti mostra la Lombardia in testa con il 33,7 dei contratti NLT, seguita a distanza da Lazio (13,9%), Piemonte (9,5%) e Emilia-Romagna (8,4%).

Conclusione

Il noleggio a lungo termine si afferma come strumento strategico sia per i concessionari che per i clienti, offrendo opportunità e flessibilità.
I dati UNRAE sottolineano l’importanza di questo settore nel panorama automobilistico italiano.

Mercato auto 2023: elettriche in recupero, ma scatta l’allarme sui nuovi incentivi: “Rischio caos e paralisi totale”

Il mercato delle auto elettriche in Italia mostra segnali di ripresa nel 2023, con un incremento delle immatricolazioni del 35,1% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 66.276 unità e una quota di mercato del 4,2%.
Nonostante ciò, il settore rimane indietro rispetto ad altri grandi paesi europei e ora è minacciato da un potenziale stato di caos e paralisi totale a causa della lentezza nell’attivazione dei nuovi incentivi annunciati.

Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, sottolinea l’importanza di una rapida implementazione degli incentivi per evitare confusione tra i cittadini e blocchi nel mercato.
La mancanza di informazioni sulla nuova piattaforma per l’ecobonus è una fonte di preoccupazione sia per gli operatori (fra cui i nostri Top Dealers Italia) che per i potenziali acquirenti, che potrebbero ritardare le loro decisioni di acquisto in attesa delle nuove agevolazioni.

Nonostante alcuni aspetti positivi, come l’aumento del bonus per le auto elettriche rispetto a quelle endotermiche e il potenziamento del canale delle flotte aziendali, esistono criticità.
Tra queste, il limite di prezzo per le auto elettriche incentivabili rimane incomprensibilmente più basso rispetto a quello delle ibride plug-in, potenzialmente limitando l’impatto sulle flotte aziendali.

Motus-E conclude esprimendo fiducia nella consapevolezza del governo sulla situazione e nella sua capacità di intervenire rapidamente per prevenire una paralisi del mercato.
Tuttavia, sottolinea che i benefici degli incentivi potrebbero essere vanificati se non si passa velocemente dall’annuncio all’attuazione effettiva.

In questo contesto di incertezza, il mercato auto italiano si trova a un bivio cruciale.
Il 2024 potrebbe essere l’anno decisivo per un cambio di passo nel settore, ma ciò dipenderà fortemente dalla gestione e dall’efficacia degli incentivi per le auto elettriche.

Forte preoccupazione anche da parte della rete distributiva con continui “alert” da parte di Federauto e dagli stessi Top Dealers Italia che devono programmare un 2024 senza avere ancora la certezza dell’avvio degli incentivi che si caratterizzano ancora una volta per una estrema complessità di comprensione e relativa gestione…

IMMATRICOLAZIONI AUTO DICEMBRE 2023+5,9%: Il ruolo cruciale dei Concessionari Italiani nella crescita del mercato.

L’anno 2023 si è concluso con un dato significativo per il settore automobilistico italiano: 1.566.448 immatricolazioni, segnando un incremento del +19% rispetto all’anno precedente, nonostante un leggero ritardo nell’adozione dei veicoli elettrici.

I dati pubblicati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti evidenziano una crescita contenuta di +5,9% a dicembre rispetto allo stesso periodo del 2022, con 111.136 immatricolazioni.
Questo risultato, sebbene positivo, sottolinea alcune sfide cruciali, in particolare nel settore dell’elettrico.

Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, ha messo in luce il ruolo fondamentale dei concessionari in questo scenario.
«Chiude un anno molto faticoso, soprattutto con la rincorsa all’elettrico che rimane su una quota asfittica», ha dichiarato Cosentino, sottolineando la necessità di una maggiore integrazione dei veicoli elettrici nel mercato italiano. Ha inoltre evidenziato le difficoltà legate ai listini elevati e alla mancanza di una cultura dell’impatto zero, essenziali per una mobilità sostenibile.

La transizione ecologica, come sottolineato da Cosentino, richiede un quadro normativo chiaro e continuativo. «Inutile ripetere che nell’ambito della transizione ecologica gli operatori, così come le famiglie e le imprese, hanno bisogno di continuità e di un quadro normativo chiaro nella sua applicazione», ha affermato, esprimendo delusione per le attese invane relative alla modifica dell’Ecobonus e l’assenza di un confronto aperto con tutti gli attori del settore.

Cosentino ha poi sottolineato l’importanza del Tavolo Automotive per il nuovo Piano incentivi, previsto per febbraio, come momento cruciale per offrire risposte adeguate alle necessità del Paese e per promuovere un rinnovamento del parco auto circolante.

I dati di dicembre rivelano anche una crescita significativa nel canale dei privati (+13,4%) e nelle società (+28,4%), mentre il noleggio ha registrato un calo (-17,2%). Le auto elettriche, nonostante un aumento a dicembre, rimangono su una quota limitata del mercato.

In conclusione, il 2023 è stato un anno di sfide e opportunità per il settore automobilistico italiano. Le dichiarazioni di Cosentino enfatizzano il ruolo vitale dei concessionari nel navigare in questo paesaggio complesso, sottolineando la necessità di politiche più efficaci e di un impegno collettivo per una mobilità più sostenibile e accessibile.

Horizon Automotive: rivoluzione nel noleggio e leadership nei servizi di mobilità

Nel 2023, Horizon Automotive si è affermata come una delle più dinamiche tech-mobility company in Italia, unendo i migliori concessionari per offrire soluzioni innovative di noleggio.
Con oltre 40 dealer partner (molti dei quali non casualmente pure Top Dealers Italia selezionati dalla redazione di Infomotori per la loro lungimiranza e visione strategica) e un incremento degli ordini del 55% rispetto all’anno precedente, Horizon ha consolidato la sua posizione di leader nel settore, raggiungendo il traguardo di 4.500 vetture ordinate quest’anno.

Questo successo è il risultato di una strategia aziendale centrata su tre pilastri: avanzamento tecnologico, consolidamento del brand e una rete distributiva nazionale.

Innovazione Tecnologica e Piattaforma Horizon Mobility

Horizon ha investito significativamente in tecnologia, lanciando l’Horizon Mobility Platform.
Questa piattaforma di sales intelligence è unica nel suo genere e consente ai concessionari di entrare efficacemente nel mondo del noleggio a lungo termine.
Offre un portafoglio vasto e diversificato di veicoli e soluzioni finanziarie, con un’attenzione particolare alla personalizzazione e all’efficienza, grazie agli Horizon Index, algoritmi proprietari che calcolano il miglior canone in tempo reale.

Espansione della Rete e Marketplace

Il progetto Marketplace di Horizon sta crescendo rapidamente.
Ora conta più di 40 dealer partner in 16 regioni italiane, con piani per aprire oltre 20 nuovi store entro il 2024. Questi partner rappresentano oltre il 90% dei brand del mercato automobilistico, con 10 nuovi ingressi solo nell’ultimo trimestre.

Crescita Sostenibile e Scalabilità

In soli tre anni dalla sua fondazione, Horizon ha messo in circolazione oltre 10.500 veicoli e acquisito più di 7.500 nuovi clienti, tra privati e aziende.
Questi risultati non solo testimoniano la crescita sostenibile e strutturata di Horizon ma anche la scalabilità del suo modello di business, con potenziali prospettive di espansione internazionale.

L’Intelligenza Artificiale come Futuro del Noleggio

Horizon sta sperimentando l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nel settore del noleggio, prevedendo importanti innovazioni per il 2024.
Questo approccio proattivo all’IA è indicativo dell’impegno di Horizon verso il futuro della mobilità e del noleggio a lungo termine.

Conclusioni e Prospettive per il 2024

Con un aumento degli ordini del 55% nel 2023 e l’obiettivo di una significativa espansione nel 2024, Horizon Automotive si posiziona come una realtà innovativa e dinamica nel panorama della mobilità italiana.
Il suo modello di business, che unisce tecnologia avanzata e un forte network di partner, è una formula vincente che prelude a un 2024 di grandi ambizioni e potenziale espansione internazionale.
Con questi solidi fondamenti e una visione chiara del futuro, Horizon Automotive si sta rapidamente affermando come un leader nel settore dei servizi di mobilità, pronto a tracciare nuovi percorsi nel mondo del noleggio e oltre.

Nessuna sorpresa per gli addetti ai lavori conoscendo la bravura di Luca Cantoni, Co Founder e CEO che può contare su personalità nel mondo distributivo del calibro di Giovanni Rigoldi, Roberto Scarabel e Stefano Denis Odorici giusto per fare qualche nome!

Banca Ifis e la Fondazione Banco Alimentare onlus: un milione di euro per la lotta contro la povertà e la fame per offrire 10 milioni di pasti

Banca Ifis, un nome noto nel settore bancario italiano, ha compiuto un passo significativo nel campo della responsabilità sociale, donando un milione di euro alla Fondazione Banco Alimentare Onlus. Questa generosa donazione rappresenta non solo un gesto di solidarietà ma anche un forte impegno verso la realizzazione di un modello di business sostenibile e inclusivo.

L’Impatto della donazione: un circolo virtuoso di solidarietà

La somma erogata da Banca Ifis consentirà alla Fondazione Banco Alimentare Onlus di distribuire l’equivalente di 10 milioni di pasti alle persone in difficoltà, un contributo significativo considerando che circa il 10% della popolazione italiana vive sotto la soglia di povertà. Questo atto di generosità arriva in un momento critico, con un contesto macroeconomico difficile che minaccia di aumentare il numero di persone in condizioni di povertà assoluta, incapaci di soddisfare i propri bisogni primari, tra cui quello alimentare.

Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis, sottolinea l’importanza di integrare la dimensione sociale nei modelli di business, creando presupposti per una società più sostenibile e inclusiva. Giovanni Bruno, Presidente di Fondazione Banco Alimentare Onlus, riconosce il valore del contributo di Banca Ifis e sottolinea l’efficacia di uno sforzo congiunto nel rendere l’operato dell’organizzazione sempre più efficace e sostenibile.

La sinergia con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite

La donazione contribuisce direttamente e indirettamente alla realizzazione di quattro dei diciassette Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: sconfiggere la povertà e la fame, ridurre gli sprechi alimentari, contrastare il cambiamento climatico e creare partnership per lo sviluppo sostenibile. Questo aspetto sottolinea come Banca Ifis non si limiti a un contributo economico, ma partecipi attivamente all’attuazione di strategie globali per lo sviluppo sostenibile.

Kaleidos: Il Social Impact Lab di Banca Ifis

Questa donazione è parte di un impegno più ampio di Banca Ifis verso progetti sociali ad alto impatto, coordinati dal loro Social Impact Lab, Kaleidos. Fondato nel 2022, Kaleidos si concentra su tre aree principali: comunità inclusive, cultura e territorio, e benessere delle persone. Con un piano di investimenti di 6 milioni di euro nel periodo 2022-2024, Kaleidos ha già realizzato oltre 30 progetti, inclusa una donazione di 3 milioni di euro all’Ospedale pediatrico Bambin Gesù e programmi di formazione per i detenuti del carcere di Bollate.

Valutazione dell’impatto sociale

Banca Ifis ha sviluppato un modello di “misurazione dell’impatto sociale” in collaborazione con Triadi, spinoff del Politecnico di Milano. Questo modello quantifica il valore sociale generato sulle persone e le comunità, con un moltiplicatore medio di 3,9, indicando che per ogni euro investito in progetti sociali vengono generati quasi 4 euro di impatto sociale positivo. Questo approccio ha contribuito alla vittoria di Kaleidos del Premio Areté 2023 per la Comunicazione Finanziaria Responsabile.

La Fondazione Banco Alimentare Onlus

Fondata nel 1989, la Fondazione Banco Alimentare Onlus si dedica al recupero di cibo e alla sua distribuzione alle persone e famiglie in difficoltà attraverso una vasta rete di organizzazioni partner territoriali. L’azione della Fondazione non solo aiuta a combattere la fame e la povertà, ma promuove anche la lotta contro lo spreco alimentare.

Conclusioni

L’iniziativa di Banca Ifis è un esempio lampante di come le istituzioni finanziarie possono svolgere un ruolo cruciale nella costruzione di una società più giusta e sostenibile. Con la sua donazione, Banca Ifis non solo fornisce un aiuto immediato a coloro che ne hanno più bisogno, ma pone anche le basi per un futuro in cui la responsabilità sociale e la sostenibilità sono parte integrante della visione aziendale.

Joint Venture paritaria tra Autotorino e Intergea: Diventa è la svolta strategica nel settore distributivo automobilistico italiano!

Il panorama automobilistico italiano si arricchisce di una nuova, entusiasmante collaborazione: la joint venture tra i due colossi del settore, Gruppo Intergea e Autotorino.

Questo accordo strategico segna un punto di svolta significativo, non solo per le due aziende ma per l’intero mercato distributivo automobilistico nazionale.

Il punto di forza delle due società

Il Gruppo Intergea, guidato dall’esperto Alberto di Tanno, si distingue per essere il leader indiscusso per numero di vetture vendute in Italia.
D’altro canto, Autotorino, sotto la sapiente guida di Plinio Vanini, primeggia per fatturato e numero di occupati, vantando oltre 2.000 collaboratori. Entrambe le aziende hanno consolidato la loro posizione nel mercato grazie a una strategia aziendale efficace, che le ha portate a essere riconosciute come Top Dealers Italia da Infomotori per molti anni consecutivi.

Il Progetto “Diventa”: una Joint Venture innovativa

La fusione delle forze di Intergea e Autotorino ha dato vita a “Diventa“, una joint venture paritetica che mira a rivoluzionare il mercato. L’obiettivo di Diventa è di importare, in esclusiva per il mercato italiano, nuovi brand automobilistici, con un focus particolare sui produttori cinesi.

L’Approvazione dell’Antitrust: un via libera strategico

L’operazione ha ottenuto il via libera dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che non ha ravvisato problemi di concentrazione sul mercato.
Questo passaggio è fondamentale, in quanto conferma la validità e la legalità dell’accordo, permettendo alle due aziende di procedere con la loro strategia senza ostacoli.

La Mission di Diventa

L’ambizione di Diventa è chiara: identificare e importare marchi di auto, in particolare dalla Repubblica Popolare Cinese, che attualmente non sono presenti in Italia.
Diventa agirà come importatore esclusivo, rivendendo poi all’ingrosso questi prodotti.
L’impresa comune si occuperà anche di sottoscrivere contratti di distribuzione e vendita con le concessionarie interessate, entrando a pieno titolo nel mercato.

Impatto sul mercato e benefici futuri

Questa joint venture non è solo una mossa commerciale, ma rappresenta un vero e proprio cambiamento di paradigma nel settore distributivo automobilistico italiano.
L’introduzione di nuovi brand, specialmente cinesi, amplia significativamente l’offerta sul mercato, offrendo ai consumatori italiani più scelte e opportunità.

Conclusione: un futuro promettente

In conclusione, la joint venture tra Autotorino e Intergea è un passo avanti decisivo nel mondo dell’automotive italiano.

Con la loro esperienza combinata, le due aziende sono pronte a sfidare il mercato con nuove strategie e prodotti innovativi.
“Diventa” non è solo il nome di questa impresa comune; è una promessa di crescita, evoluzione e successo nel dinamico mondo dell’automotive.

Toni Purcaro, presidente DEKRA Italia:”IA e sostenibilità spingono i profitti a valori record”

DEKRA e le promettenti prospettive per il 2024: l’approccio innovativo di Toni Purcaro

Nel panorama dell’automotive, una voce si distingue per la sua visione proattiva e rivolta al futuro: Toni Purcaro, Presidente DEKRA Italia.

In un recente incontro, Purcaro ha condiviso le sue riflessioni e le aspettative per l’anno 2024, sottolineando l’importanza dell’innovazione e della sostenibilità nel settore.

IA e sostenibilità spingono i profitti a valori record,” afferma Purcaro.

Queste parole riecheggiano il successo che DEKRA ha registrato nel 2023, un anno che ha visto l’azienda raggiungere risultati senza precedenti.

Secondo Purcaro, queste performance sono state guidate da un focus strategico su nuovi settori come l’intelligenza artificiale e la sostenibilità.

Purcaro si dimostra ottimista nonostante le previsioni globali per il 2024 che indicano una crescita limitata.

“Nonostante i pronostici per il 2024 parlino di uno scarso sviluppo globale, DEKRA ritiene che il posizionamento dell’azienda nei segmenti chiave (Cyber sicurezza, sostenibilità, mobilità del futuro e IA) farà raggiungere ottimi risultati in piena coerenza con il piano strategico.”

DEKRA, sotto la guida di Purcaro, non si è limitata a operare in ambito commerciale. La società ha esteso la sua collaborazione a imprese, governi, università e centri di ricerca.

Un punto di svolta è stato l’esordio alla COP28, che, secondo Purcaro, conferma una crescente richiesta di assistenza nel cammino verso un futuro più sostenibile e innovativo.

Con uno sguardo al futuro, Toni Purcaro enfatizza che “i prossimi anni saranno caratterizzati dalla raccolta dei frutti positivi degli investimenti”.

Questa visione è condivisa non solo a livello nazionale ma anche internazionale, come testimonia il ruolo di Toni Purcaro come head of DEKRA Region Central East Europe & Middle East.

In conclusione, le parole di Toni Purcaro delineano un futuro promettente per DEKRA e per il settore automotive nel suo complesso.

Con una strategia che abbraccia l’innovazione, la sostenibilità e l’adattamento ai cambiamenti, DEKRA si posiziona come un leader nel settore, pronto a cogliere le opportunità del 2024 e oltre.

VERTI ENTRA IN WELLMAKERS: LA PRESTIGIOSA PIATTAFORMA DI WELLBEING DI BNP PARIBAS ITALIA

Verti, parte del Gruppo Mapfre, è recentemente entrata in WellMAKERS, la piattaforma di wellbeing di BNP Paribas Italia, segnando un importante passo avanti nel settore del welfare aziendale.

Questa partnership permette a Verti di offrire i suoi prodotti assicurativi – come polizze per auto, moto, van e casa – a prezzi agevolati sulla piattaforma WellMAKERS. Ciò rappresenta una novità nel panorama italiano, dove una compagnia assicurativa propone i propri prodotti su una piattaforma dedicata al benessere dei dipendenti aziendali.

Marco Buccigrossi, Direct Business Director di Verti, ha espresso grande entusiasmo per questa partnership, sottolineando che Verti è l’unica compagnia che offre un pacchetto specifico di prodotti di protezione per veicoli, casa e persona sulla piattaforma di Wellmakers.

D’altro canto, Stefano Colasanti, Responsabile di WellMAKERS BNP Paribas, ha evidenziato come l’accordo con Verti rientri in una strategia di crescita basata su collaborazioni con aziende leader in vari settori, al fine di fornire servizi e soluzioni di wellbeing in linea con le esigenze dei clienti.

L’integrazione di Verti in WellMAKERS consente alle aziende e ai loro collaboratori di accedere facilmente, tramite una piattaforma digitale user-friendly, a una vasta gamma di servizi assicurativi personalizzati.

Questi includono dalla responsabilità civile alle garanzie accessorie per la tutela dei veicoli, fino alla copertura assicurativa per beni e persone relative alle offerte per la casa.

Con questo passo, Verti si unisce a oltre 400 servizi già presenti nella community di WellMAKERS, dedicati a salute, prevenzione, supporto familiare, istruzione, protezione della casa e del lavoro, e tempo libero.

Verti sottolinea l’importanza di questa partnership non solo dal punto di vista commerciale, ma anche come supporto alla filosofia alla base di WellMAKERS. L’obiettivo è offrire un percorso di protezione completo per soddisfare in modo integrato le esigenze dei lavoratori e delle aziende.

Buccigrossi conclude affermando che l’adesione a WellMAKERS rappresenta un orgoglio per Verti, permettendo all’azienda di contribuire alla crescita della piattaforma con i propri prodotti e servizi, in linea con il suo approccio orientato al digitale e all’innovazione.

Chi è Verti: una compagnia assicurativa italiana che si distingue per il suo approccio fortemente orientato al digitale.

Specializzata in polizze auto, moto e casa, Verti si impegna a offrire servizi assicurativi efficienti e facilmente accessibili, sfruttando la tecnologia per semplificare e velocizzare sia la sottoscrizione che la gestione delle polizze.

Con un organico di oltre 300 dipendenti, Verti ha una presenza significativa nel settore assicurativo, raccogliendo quasi 500 milioni di euro di premi assicurativi all’anno. Questo dimostra il suo successo e la fiducia che i clienti ripongono nei suoi servizi.

Verti è parte del Gruppo MAPFRE, un’entità assicurativa di rilievo internazionale con una forte presenza globale.

MAPFRE è il leader del mercato assicurativo in Spagna e rappresenta la più grande multinazionale assicurativa spagnola a livello mondiale. In America Latina, MAPFRE si posiziona come la principale multinazionale assicurativa, evidenziando il suo ampio raggio d’azione e influenza.

Il gruppo MAPFRE si distingue per essere uno dei primi cinque gruppi assicurativi europei nel settore non-Vita in termini di raccolta premi. Con oltre 36.000 professionisti e più di 37 milioni di clienti in tutto il mondo, MAPFRE testimonia il suo impegno nel fornire servizi assicurativi di alta qualità e affidabilità.

L’inclusione di Verti nel gruppo MAPFRE sottolinea l’importanza della compagnia nel panorama assicurativo e la sua capacità di innovare e rispondere efficacemente alle esigenze dei clienti in un contesto sempre più digitalizzato e interconnesso.

Bliz Auto osserva il futuro della mobilità in Europa: la svolta del 2035 tra sfide e opportunità

La transizione verso un’Europa a impatto climatico zero entro il 2050 è un obiettivo ambizioso che si scontra con le realtà del presente e le proiezioni del futuro. Questo tema è stato al centro di un’importante tavola rotonda organizzata da Money.it e dal Parlamento Europeo presso la concessionaria Bliz Auto di Trieste, dove si è discusso dell’impatto del pacchetto legislativo “Fit for 55” della Commissione Europea e, in particolare, del divieto di vendita di nuove auto a benzina e diesel a partire dal 2035.

Lo Scenario Normativo e le Sue Implicazioni

Il dibattito ha messo in evidenza come il settore dei trasporti, responsabile del 25% delle emissioni totali dell’UE, sia un fulcro critico per il raggiungimento degli obiettivi climatici. Tuttavia, la decisione di vietare la vendita di nuove auto endotermiche solleva questioni complesse legate alla sostenibilità tecnologica, economica e sociale di tale transizione.

Costi e Infrastrutture: Sfide e Opportunità

Un punto focale della discussione è stato l’urgenza di sviluppare infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. “La giusta direzione consiste nel rilancio dell’Ecobonus e in una profonda riforma fiscale sulle auto aziendali,” ha sottolineato Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto. Questa necessità si accompagna all’importanza di rendere i veicoli elettrici economicamente accessibili per tutti i cittadini.

Visioni Divergenti e Ruolo dei Diversi Attori

L’evento ha visto la partecipazione di vari esperti e politici, tra cui l’onorevole Elena Lizzi del Gruppo Identità e Democrazia e Sergio Berlato del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei. Lizzi ha espresso preoccupazione per un “vincolo tecnologico attualmente monodirezionale”, mentre Berlato ha enfatizzato la necessità di “incentivare l’uso di veicoli elettrici gradualmente per attenuare gli effetti negativi sulla nostra industria automobilistica”.

Industria Automobilistica: Adattamento e Innovazione

La transizione verso i veicoli elettrici rappresenta una sfida significativa per l’industria automobilistica europea, che deve rinnovarsi per rispettare i nuovi standard ambientali. Ciò implica non solo innovazione tecnologica, ma anche una giusta ridistribuzione degli oneri economici e sociali.

Prospettive Future e Passi Successivi

La discussione ha evidenziato la necessità di una strategia nazionale e internazionale che coinvolga tutti gli attori interessati. Come sottolineato da Andrea Wehrefennig di Legambiente Trieste, “Un utilizzo più responsabile dell’auto privata è essenziale, poiché la soluzione non risiede nel sostituire milioni di auto a combustione con altrettante auto elettriche”.

Interessanti anche gli spunti del Titolare di Bliz Auto, Riccardo Gobbato, e del Responsabile Marketing di Citroen Italia, Alessandro Musumeci.

Riccardo Gobbato, enfatizzando infatti il ruolo delle concessionarie, sottolinea l’importanza di accompagnare i clienti verso scelte consapevoli e in linea con le loro esigenze, specialmente in relazione all’interesse crescente per le vetture elettriche. Egli osserva che la domanda maggiore per tali veicoli proviene da chi dispone già di infrastrutture come impianti fotovoltaici o colonnine di ricarica. Gobbato auspica l’utilizzo dei fondi destinati al Friuli-Venezia Giulia per estendere la rete di super-ricarica, evidenziando l’impegno della sua azienda nella transizione energetica con l’uso di veicoli elettrici ricaricati tramite energia solare.

Alessandro Musumeci, dal suo canto di manager automotive, si concentra sul crescente interesse verso la micromobilità, evidenziando l’espansione del mercato delle minicar, un tempo di nicchia. Questa tendenza intercetta una nuova clientela, a partire dai giovani di 14 anni, interessati alla mobilità sostenibile e ai quadricicli leggeri. Musumeci rileva l’importanza di promuovere questa forma di mobilità nelle scuole per incoraggiare una generazione futura che privilegi veicoli a emissioni zero, riconoscendo la mobilità di prossimità come una soluzione alternativa, sicura e sostenibile per affrontare le sfide delle città sempre più congestionate.

Conclusioni: Verso un Futuro Sostenibile

Il 2035 segna una svolta storica per la mobilità in Europa. L’evento di Trieste ha offerto una visione olistica delle sfide e delle opportunità legate a questa transizione. Se da un lato vi sono preoccupazioni legate al cambiamento, dall’altro emerge la necessità di agire con decisione per un futuro sostenibile. La tavola rotonda ha dimostrato che solo un dialogo aperto e costruttivo tra tutti i portatori di interesse può guidare l’Europa verso il suo obiettivo di neutralità climatica.

OMODA 5 arriva anche da Intergea, Gruppo Bossoni, Gino Motors, Carraro, Pasquarelli, De Bona e Brandini

L’attesa è finita per gli appassionati di automobili in Italia: il nuovo SUV OMODA 5 sta per fare il suo debutto nelle concessionarie italiane e casualmente le prime sono tutte Top Dealers Italia selezionate da Infomotori.com!

Un Network di Dealer d’Élite

OMODA 5 ha già trovato casa presso alcuni dei più rinomati dealer italiani, scelti accuratamente e elencati da Infomotori.com. Tra questi, spiccano nomi noti come Intergea, Gruppo Bossoni, Gino Motors, Carraro, Pasquarelli, De Bona e Brandini. Questi dealer rappresentano l’élite del settore automobilistico in Italia e sono pronti a inaugurare la vendita di questo attesissimo SUV.

Già Centinaia di Modelli Disponibili

Le concessionarie italiane hanno già ricevuto centinaia di esemplari dell’OMODA 5, che sono arrivati via nave e distribuiti in tutto il territorio nazionale. Questo imponente dispiegamento anticipa un lancio che si preannuncia di grande impatto nel mercato automobilistico italiano.

Dichiarazioni dei Dealer

La rete di concessionari selezionati per la vendita dell’OMODA 5 si è espressa in modo entusiasta sull’arrivo del nuovo brand:

  • Luca Di Tanno, presidente di Autoingros, ha dichiarato: “Come Gruppo Autoingros siamo orgogliosi di essere tra i primi in Europa a rappresentare i brand Omoda e Jaecoo. Alla vigilia del lancio di OMODA 5 siamo emozionati e sicuri che la strategia del gruppo di mettere sul mercato auto di grande qualità e praticamente ‘all-inclusive’ sia la vera strada per affrontare il mercato dell’auto in Italia e in Europa”.
  • Matteo Albanese, General Manager and Member of Board Bossoni Automobili, ha aggiunto: “Un nuovo capitolo sta per aprirsi nelle Concessionarie del Gruppo Bossoni.

    È con grande piacere ed entusiasmo che annunciamo l’arrivo di un nuovo protagonista nei nostri showroom: Omoda, un marchio che siamo certi saprà incuriosire e soddisfare i nostri clienti.
    Omoda si inserisce perfettamente nel nostro importante portafoglio brand andando ad arricchire la varietà e la qualità delle nostre proposte.
    Stiamo vivendo una fase significativa nell’evoluzione del settore automobilistico, che intendiamo vivere da protagonisti e che testimonia il nostro costante impegno verso l’innovazione e l’eccellenza”.

In Attesa del Lancio Ufficiale

Mentre i preparativi per l’avvio ufficiale delle vendite procedono, gli appassionati e i potenziali clienti possono già ammirare le prime unità dell’OMODA 5 nei showroom di questi dealer d’elite. Con questo lancio, OMODA si posiziona come un brand da tenere d’occhio nel panorama automobilistico italiano, promettendo qualità, innovazione e un’esperienza di guida all’insegna dell’eccellenza.


OMODA 5: Un SUV Innovativo e Avanzato

Connessa e Sicura

OMODA 5 si presenta come un SUV lungo 4,4 metri, caratterizzato da una serie di innovazioni tecnologiche volte a garantire connettività e sicurezza di alto livello.

Connettività all’Avanguardia

  • Infotainment Avanzato: Il cuore dell’esperienza multimediale è un pannello da 20”5, suddiviso in due monitor ad alta definizione. Questo sistema è compatibile con Android Auto e Apple Car Play, arricchito da un assistente vocale capace di interagire con il conducente attraverso comandi vocali. Grazie a questa tecnologia, è possibile eseguire operazioni come il cambio della stazione radiofonica, l’ascolto di musica in streaming, la regolazione della temperatura dell’abitacolo o l’impostazione di una destinazione sul navigatore satellitare, semplicemente utilizzando la voce.

Sicurezza di Primo Livello

  • Sistemi di Assistenza alla Guida: OMODA 5 include 16 sistemi di assistenza alla guida, tra cui il Cruise Control Adattivo con limitatore di velocità e Integrated Cruise Assist (ICA), il riconoscimento della segnaletica stradale, il sistema attivo di mantenimento di carreggiata (Lane Departure Warning e Lane Departure Prevention), il monitoraggio dell’angolo cieco (Blind Spot Detection) e il controllo del livello di attenzione del conducente (Driver Monitoring System).
  • Sistemi di Sicurezza Avanzati: Include il Lane Change Assist per il cambio di corsia, il Traffic Jam Assist per la guida in colonna, il sistema Automatic Emergency Braking, il Rear Cross Traffic Alert e il Rear Cross Traffic Braking per assistere nelle manovre in retromarcia e nelle uscite dai parcheggi.

Termica, Ibrida e Elettrica

Versione Benzina

  • Prestazioni: Il modello a benzina 1.6 TGDI sovralimentato offre 145 kW di potenza e 290 Nm di coppia. Equipaggiata con un cambio a doppia frizione a 7 marce e trazione integrale AWD, la vettura può superare i 190 km/h di velocità massima, con un consumo medio di 7,6 l/100 km.

Versione Elettrica

  • OMODA 5 EV: Questa versione 100% elettrica, riconoscibile per il suo frontale chiuso e privo di griglia, sarà disponibile dal primo trimestre del 2024. Dotata di un motore elettrico con trazione anteriore, offre 150 kW di potenza e 340 Nm di coppia, con una velocità massima di 170 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi.

Versione Ibrida

  • Prossimo Lancio: Una versione full hybrid completerà l’offerta di OMODA 5 nella prima metà del 2024, arricchendo ulteriormente la gamma con una soluzione ibrida efficiente e performante.

In conclusione, OMODA 5 si propone come un SUV che combina prestazioni, tecnologia avanzata e versatilità, offrendo diverse opzioni di motorizzazione per soddisfare un ampio spettro di esigenze e preferenze.