Raffaella Stracciari: l’arte urbana come ponte tra passato e futuro

Raffaella Stracciari utilizza i post di linkedin per inviare preziosi messaggi. Anche questa volta abbiamo voluto riprenderei passaggi più interessanti in questo articolo a lei dedicata ed al suo omonimo Gruppo che è stato confermato Top Dealers Italia facendo quindi parte della prossima Guida 2026 che presenteremo il 2 ottobre a Milano presso Autotorino.

“A volte, per guardare al futuro, bisogna trasformare il passato ed è quello che abbiamo fatto.
 La nostra nuova sede EVO, che un tempo ospitava il nostro usato, è oggi il cuore pulsante di un nuovo modo di vivere l’automobile. Un luogo che incarna il cambiamento, dove tradizione e modernità si incontrano per offrire esperienze uniche ai nostri clienti.
Non abbiamo semplicemente cambiato un’insegna: abbiamo trasformato un contenitore commerciale in un contenuto culturale, accogliendo chi entra non solo con prodotti, ma con un racconto visivo, emozionale, identitario.”

Raffaella Stracciari

Murales che raccontano chi siamo

“Un altro cambiamento alle nostre strutture è stato prendere i nostri silos industriali, simboli di un’epoca passata, e li abbiamo trasformati in opere d’arte urbana. Il Nettuno e il Ford Ranger, protagonisti di questi murales, rappresentano la nostra anima bolognese e la nostra visione contemporanea. Il Nettuno è la forza delle nostre origini, la fierezza e il senso di appartenenza a un territorio unico. Il Ranger è il nostro sguardo aperto, la nostra voglia di andare oltre, di affrontare nuove strade. Ogni murale è un manifesto di ciò in cui crediamo: l’estetica che incontra l’etica del cambiamento.”

Innovare senza dimenticare le radici

“Per noi, “chi si ferma è perduto” non è solo un detto, ma una filosofia. Ogni giorno ci impegniamo a crescere, a innovare senza mai dimenticare le nostre radici.

Guardare al futuro significa anche saper ascoltare il presente, aprirsi al territorio, comunicare attraverso il linguaggio dell’arte e del design. Ecco perché ogni trasformazione che abbiamo fatto è anche un atto di rispetto verso chi ci ha preceduto e verso chi verrà dopo di noi.”