L’usato elettrico piace in Europa, molto meno in Italia!

Perché i trader italiani restano scettici sull’EV mentre l’Europa compra?
Mercato italiano: fiducia in calo
Nel nostro Paese la fiducia dei trader sull’usato elettrico continua a calare. Se nel 2021 il 50% credeva in una futura espansione dei veicoli elettrificati, nel 2025 solo il 22% resta ottimista. Aumenta invece la percentuale (57%) di chi dichiara che i clienti cercano “solo auto benzina o diesel”. Un’eccezione parziale è rappresentata dagli ibridi non ricaricabili, più simili ai motori termici. Il risultato?
Gli operatori italiani dell’usato evitano investimenti su infrastrutture e formazione. In poche parole, l’usato EV non convince i professionisti, che lo considerano ancora un prodotto di nicchia o troppo rischioso.

Europa più ricettiva (con incentivi)
In altri mercati europei la situazione è ben diversa. In Paesi come Danimarca e Portogallo l’usato EV trova spazio grazie a politiche pubbliche proattive, come incentivi fiscali e restrizioni alla circolazione dei veicoli inquinanti. Inoltre, l’elevato tempo di giacenza nei piazzali italiani (fino a 93 giorni per i BEV) può essere aggirato grazie alle aste internazionali di BCA.
“Il 97% dei BEV e il 93% dei PHEV vengono venduti entro 15 giorni sulla nostra piattaforma”, spiega Barbara Barbieri, Amministratore Delegato di BCA Italia. “I trader non credono ancora nell’usato EV, ma quello che non si vende in Italia può trovare acquirenti in Europa”.

Clienti disorientati, mercati divisi
Solo il 5% dei trader italiani dichiara che il mercato EV è in crescita.
Il 78% sostiene che “i clienti interessati sono ancora pochissimi”.
Le principali barriere sono sempre le stesse: durata delle batterie, autonomia reale e mancanza di colonnine.
In altri Paesi, invece, il panorama è più fluido: “In Spagna e Portogallo cresce la richiesta di BEV”, mentre “in Francia e Belgio cresce l’interesse ma domina ancora il diesel”.
Anche la preferenza tecnologica varia: i PHEV convincono in Belgio e Spagna, i MHEV attraggono in Italia e Francia. Ma resta dominante ovunque, seppur in calo, l’ICE tradizionale.
Strategie EV: cauto attendismo
Le strategie di chi commercia usato in Italia raccontano un settore bloccato.
Il 60% dei trader tratta EV solo su richiesta del cliente finale.
La maggioranza non ha previsto investimenti in colonnine, formazione o spazi dedicati.
Alcuni hanno deciso di non trattare affatto l’elettrico.
Nonostante ciò, le opportunità ci sono: vendere l’usato EV in mercati più maturi grazie a canali digitali come quelli di BCA.
“BCA è un operatore internazionale che accelera la rotazione e amplia i mercati”, sottolinea ancora Barbara Barbieri.
“Il nostro ruolo è aiutare i trader italiani a superare l’impasse attuale, sfruttando la domanda europea”.
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