Massimo Artusi – Federauto : più flessibilità per i biocarburanti!

L’impegno dell’Italia in Europa
Il recente Consiglio europeo ha acceso i riflettori sul tema della decarbonizzazione dei trasporti. A esprimere apprezzamento per la linea assunta dall’Italia è stato il presidente di Federauto, Massimo Artusi, che ha riconosciuto l’impegno diretto del governo.
«Abbiamo apprezzato l’impegno della nostra presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel perseguire, davanti ai suoi omologhi nel Consiglio Ue della scorsa settimana, una decarbonizzazione dei trasporti all’insegna di una neutralità tecnologica improntata al pragmatismo e alla concretezza», ha dichiarato Artusi.
Il richiamo alla “neutralità tecnologica” rappresenta per Federauto un elemento cardine per una transizione realmente sostenibile.
Target CO2 e misure parziali
L’anticipazione della verifica sui target CO2 per auto e furgoni, insieme al rinvio delle multe per le case automobilistiche che non raggiungeranno gli obiettivi di emissione, ha suscitato reazioni contrastanti. «Dopo la decisione di anticipare la verifica sui target CO2 per auto e furgoni e il rinvio delle multe per le case che non riusciranno a raggiungere gli utopistici obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 già da quest’anno», ha spiegato Artusi, «Federauto ha da subito considerato che si trattasse di una misura parziale e non decisiva».
Secondo l’associazione, serve un approccio più ampio e concreto, che consideri le vere potenzialità di ogni tecnologia disponibile.

Biocarburanti al centro
Per Federauto è essenziale ridefinire i criteri di calcolo delle emissioni, puntando anche sui biocarburanti. Una tecnologia già disponibile, concreta e applicabile anche al trasporto pesante. «Sostenendo la necessità di ridefinire il criterio di calcolo delle emissioni, valorizzando i biocarburanti (da non confondere con gli e-fuels, già autorizzati dopo il 2035 e, comunque, di alto costo e limitato impiego)», ha ribadito Artusi, «e intervenendo da subito anche nel settore del trasporto pesante, che è quello che incontra le maggiori difficoltà – spesso insormontabili – nell’adeguarsi a una indistinta elettrificazione di massa».
L’obiettivo: una decarbonizzazione realistica e accessibile.
Una flessibilità da ampliare
L’invito della Commissione a proporre una maggiore flessibilità è stato accolto positivamente da Federauto, che però rileva la mancanza di riferimenti chiari ai settori strategici.
«Prendiamo, pertanto, atto con soddisfazione», ha detto ancora Artusi, «che il documento conclusivo del Consiglio europeo invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta mirata di flessibilità aggiuntiva».
Tuttavia, ha aggiunto: «non possiamo evitare di sottolineare come continui ad essere omesso ogni riferimento chiaro e definitivo sui temi strategici – biocarburanti e trasporto pesante – lasciando trasparire un’intenzione di flessibilità limitata ad automobili e furgoni». Un monito che invita a una visione più ampia.

La sfida della neutralità tecnologica
Il settore attende ora atti concreti.
«Ci auguriamo», ha concluso Artusi, «di essere smentiti dai fatti nelle prossime ore e continuiamo a confidare che l’impegno coerentemente e costantemente dimostrato personalmente dalla stessa presidente Meloni si traduca nei prossimi giorni in un’attenta vigilanza».
Secondo Federauto, il percorso verso la neutralità climatica deve includere in modo equilibrato tutte le tecnologie, rispondendo non solo all’emergenza ambientale, ma anche a quelle economiche e sociali.
«Un processo di decarbonizzazione che coinvolga in modo credibile e razionale sia le autovetture che i veicoli pesanti», ha ribadito Artusi, «capace di rispondere contemporaneamente alle tre emergenze: climatica, economica e sociale».
Ricordiamo che il Presidente di Federauto Massimo Artusi è coadiuvato da un Comitato Esecutivo composto dai Vice Presidenti, Plinio Vanini per il settore Auto, Maria Fiorentino per il settore Bus, Francesco Ascani con delega Amministrazione e Finanza, Carlo Alberto Jura e Roberto Scarabel.
Inoltre, in seno al Comitato Esecutivo, oltre ad Adolfo De Stefani Cosentino, che resta come Past President, ci sono anche Roberto Bolciaghi, Francesco Cazzani, Francesco Maldarizzi, Sergio Tumino e Andrea Cappella delegato all’associazione europea AECDR.
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