La carica dei nuovi brand: l’Italia scopre la Mobility Brand Opportunity

Un boom senza precedenti

In poco più di quattro anni, i brand emergenti nel mercato automobilistico italiano sono cresciuti di quindici volte. Dal timido 0,4% del 2021 al 5,8% del primo trimestre 2025, la loro ascesa è sotto gli occhi di tutti. L’“onda lunga” arriva quasi interamente dall’Asia, con una prevalenza schiacciante di marchi cinesi (oltre il 90%). Secondo il New Brand Observatory di Quintegia, entro il 2028 saranno 27 i nuovi brand presenti sul nostro territorio. Un dato che racconta di un cambiamento radicale nella mobilità, cui la Guida Top Dealers Italia 2026 dedica per la prima volta uno spazio ufficiale con la sezione Mobility Brand Opportunity.

MG, BYD & Co: i protagonisti già in corsa

Tra i marchi emergenti già presenti sul mercato spicca MG, di proprietà del colosso cinese SAIC, che da sola ha conquistato il 3,5% del mercato italiano nel primo trimestre 2025. Segue BYD con lo 0,9%, spinta da un’offerta competitiva di veicoli elettrici e l’attesa del nuovo sub-brand Denza. Crescono anche DR Automobiles, con le declinazioni EVO e Tiger, e le novità Omoda e Jaecoo, marchi controllati da Chery. Non mancano nomi più sofisticati come Polestar e Lynk&Co, figli del gruppo Geely. Altri si stanno facendo strada grazie a joint venture e sinergie strategiche, come Leapmotor, entrata nell’orbita Stellantis, ed EMC, distribuita da Intergea. Per non parlare di Autotorino promotore di Atflow con INEOS, KGM e  XPENG o di Tomasi Auto con Forthing …   Tutti casualmente Top Dealers Italia come lo stesso Campello Motors molto attivo sia con i quadricicli che con i commerciali e le stesse vetture.

Una rete in fermento

La presenza di questi marchi ha trasformato radicalmente la rete distributiva. In Italia si contano già oltre 800 punti vendita dedicati ai nuovi brand, più del doppio rispetto a paesi come Germania (300) e UK (400). Sono oltre 400 gli imprenditori italiani che hanno scommesso su questi marchi, creando portafogli multibrand e multicostruttore che superano il 75% di diversificazione. Se nel 2015 un dealer medio rappresentava due marchi, oggi siamo arrivati a 3,5 brand per concessionario, con un terzo delle realtà tradizionali che ospita anche un emergente. La Mobility Brand Opportunity è quindi un’occasione concreta per i Top Dealers Italia di ampliare l’offerta e diversificare il rischio.

SUV a tutto gas, segmento A in calo

La strategia dei nuovi brand si concentra su ciò che il mercato chiede: SUV compatti e medi. I segmenti C e D SUV sono i più presidiati, con una decina di modelli già presenti in Italia e una quindicina a livello europeo. Meno esplorati, invece, i segmenti A e B, dove l’offerta è debole sia da parte dei nuovi arrivati che dei brand storici, sempre più orientati verso soluzioni elettriche e premium. L’impatto sui consumatori è evidente: cresce la curiosità verso alternative di design e dotazione, spesso a prezzi competitivi. La Guida Top Dealers Italia 2026 si fa interprete di questo cambiamento, offrendo ai lettori strumenti per comprendere e orientarsi tra le nuove opportunità della mobilità.

Cosa aspettarsi entro il 2028

Tra il 2025 e il 2028 si attendono almeno altri 9 marchi emergenti in Italia, tra cui l’atteso debutto di NIO e i suoi sub-brand Onvo e Firefly, oltre a possibili arrivi del vietnamita VinFast, dello spagnolo Ebro e del turco Togg. Non tutti saranno asiatici, ma la tendenza è chiara: i nuovi player puntano sull’Europa per espandersi. In questo contesto, la Mobility Brand Opportunity non è solo una sezione editoriale della guida, ma un invito ai dealer italiani a scommettere sul futuro, integrando nei propri showroom soluzioni che fino a pochi anni fa sembravano esotiche. È tempo di aprire le porte al nuovo, con consapevolezza e visione strategica.

La sezione “Mobility Brand Opportunity” della Guida Top Dealers Italia 2026 vuole essere uno strumento prezioso per orientarsi in questa rivoluzione silenziosa: un osservatorio privilegiato per i dealer, i costruttori e gli automobilisti alla ricerca di nuove certezze nella mobilità del futuro.