Il flop dell’auto elettrica: troppa pressione sui concessionari.

Il Presidente di Federauto, Massimo Artusi, lancia un preciso allarme.
Il settore automobilistico sta vivendo una fase di grande trasformazione, spinta dalle politiche europee per la decarbonizzazione e il Green Deal Automotive.
Tuttavia, questa transizione non è priva di difficoltà, ed i concessionari si trovano in prima linea nel fronteggiare le sfide derivanti dall’imposizione di un nuovo modello di mercato.
Massimo Artusi ha dichiarato «I concessionari di autoveicoli sono sottoposti ad una pressione eccessiva la cui origine è il Green Deal Automotive che, con tutti i limiti di una “decarbonizzazione” misurata al tubo di scarico (TTW), vincola i costruttori a produrre veicoli poco graditi dal nostro mercato »
La normativa europea, infatti, impone limiti stringenti alle emissioni di CO2, con pesanti sanzioni per i costruttori che non rispettano tali parametri.
Questo ha portato i produttori di automobili a concentrare gli sforzi sulla produzione di veicoli elettrici, anche se la domanda da parte del mercato resta limitata.
Artusi ha rimarcato che «la normativa europea in materia di Green Deal Automotive, prevedendo pesantissime multe per i costruttori fuori target nelle emissioni di CO2, induce i car-maker a forzare la fabbricazione di autoveicoli elettrici che il mercato non assorbe» .

Un altro aspetto critico riguarda la distorsione dei dati sulle immatricolazioni di veicoli elettrici. Artusi ha denunciato che più della metà delle auto a batteria (EV) vengono immatricolate forzatamente dai concessionari, con pesanti conseguenze finanziarie legate alla gestione di uno stock invenduto.
«I dati sulle immatricolazioni distorcono la realtà effettiva del mercato: più del 50% delle auto a batteria (EV) sono immatricolate, obtorto collo, dai concessionari con ingenti oneri finanziari di stock e di obsolescenza causata dal prolungato stop dell’invenduto» ricorda Federauto.
Guardando al futuro, Artusi ha segnalato che «I produttori finiranno per ridurre la produzione di vetture con motore a combustione, contingentando la vendita dei modelli che continuano ad essere i più richiesti dal mercato» ,
Infine, il presidente di Federauto ha espresso preoccupazione per alcune iniziative che mirano a disintermediare il tradizionale modello di vendita dei concessionari, a favore di un sistema basato sul contratto di agenzia.
«Si aggiungono alcune iniziative già avviate e alcune finora solo annunciate che mirano a disintermediare il modello di vendita tramite il contratto di concessione a favore di quello di agenzia» , ha osservato lo stesso Presidente di Federauto.
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