AUTHOS

“Se i dealer non leggeranno il cambiamento in corso a tutti i livelli saranno destinati ad un percorso limitato nel tempo e nella marginalità.”

Come vedete il futuro della distribuzione automobilistica con l’introduzione delle Agenzie? Come pensate di adattarvi ai cambiamenti del mercato e quali iniziative state mettendo in campo per rimanere competitivi?

Il cambiamento generalmente spaventa.
Io invece, da sempre lo ritengo necessario per evolvere e crescere.
E questa convinzione è stata il motore di tutti i progetti innovativi che abbiamo lanciato durante questi anni, dallo Smart Lab (diventato progetto mondiale per Ford Motor Company) al digital, fino alla manutenzione a domicilio.
Ho avviato la trasformazione digitale di Authos nel 2014 – stravolgendo il modello di business tradizionale della nostra azienda perché il nostro valore aggiunto fosse nel servizio.
Abbiamo agito avendo come unico faro: il tempo e le esigenze del cliente.
Abbiamo attivato e consolidato tutti i servizi online, la consulenza in videochiamata, la prenotazione del tagliando o di un intervento in officina fino a sperimentare quella a domicilio e operato attraverso la valorizzazione del lead acquisito attraverso i nostri canali digital.
La nostra forza è la capacità di intercettare i bisogni di mobilità della persona, coltivarli e convertirli in offerte su misura per le sue necessità.

Usato e servizi diventeranno sempre più importanti per la marginalità del nuovo. Quali sono le vostre strategie per sfruttare al meglio questa opportunità di mercato?

Non stiamo parlando di futuro, ma di presente.
I cambiamenti non ci colgono impreparati se con un efficace controllo di gestione e con una analisi attenta ci dedichiamo a leggere il mercato e ad osservare le esigenze del cliente.
L’azienda deve anticipare il cambiamento ed attrezzarsi con nuovi processi.
Lavoriamo con questo obiettivo dal 2014.
Uno stoccaggio attento sul prodotto unito a processi innovativi e proposte flessibili sono la ricetta per rimanere leader di mercato.

Il Concessionario Auto diventerà presto anche un Consulente di Mobilità, ampliando l’offerta di servizi e prodotti. Come pensate di evolvere il vostro ruolo e di fornire ai vostri clienti una gamma più ampia di servizi legati alla mobilità?

In due modi.
Da una parte, attraverso la qualificata preparazione dei nostri professionisti, da mantenere a un livello alto grazie ad una formazione continua e strutturata.
Dall’altra, mediante una costante attenzione all’evoluzione della società per monitorare le abitudini delle persone, così da capire le loro esigenze e, se necessario, creare nuove figure professionali ad hoc in grado di soddisfarle.

La “rivoluzione elettrica” sta arrivando in Italia con un po’ di ritardo rispetto ad altre nazioni. Vedete questa situazione come un’opportunità per vendere meglio i prodotti tradizionali o come un ostacolo per l’evoluzione del mercato?

La rivoluzione elettrica del prodotto è solo uno degli aspetti del cambiamento culturale in corso.
Authos S.p.A. nel 2023 è diventata Società Benefit e questo è stato solo uno dei passaggi del profondo impegno in ambito ESG dell’azienda che sta pubblicando in questi giorni il terzo Bilancio di Sostenibilità.
Il contributo ambientale di Authos S.p.A. Società Benefit – passa anche attraverso l’offerta del prodotto elettrico (che sicuramente rappresenta parte del futuro automotive) e la sua valorizzazione è un’opportunità per continuare a trarre
profitto anche dai prodotti tradizionali, che nei prossimi anni avranno sempre meno mercato.
Ma prima che all’aspetto commerciale, dobbiamo pensare a quello culturale.
Un nuovo modo di essere impresa che coniuga gli obiettivi di business a quelli di impatto sociale, ambientale e di governance.
Sono molto orgoglioso che la mia azienda sia riconosciuta a livello nazionale come innovatrice del settore ancora una volta.
La trasformazione ESG è il futuro di ogni impresa – non solo automotive.
I clienti sceglieranno i nostri brand se li riconosceranno come INCLUSIVI e SOSTENIBILI.
Questo è il futuro in cui credo.
Se i dealer non leggeranno il cambiamento in corso a tutti i livelli saranno destinati ad un percorso limitato nel tempo e nella marginalità.

Molti Top Dealers stanno ampliando l’offerta rappresentando nuovi marchi automobilistici. Come pensate di gestire la vostra offerta per ampliarla e rimanere ai vertici?

Dal mio punto di vista – la strategia multibrand ha senso per il dealer nella gestione del business USATO.
E’ una scelta vincente in termini di sostenibilità economica, marginalità, flessibilità e non comporta per l’azienda ulteriori vincoli di mandato e standard diversi per ogni brand.
Il dealer deve però lavorare sui propri valori di brand, sulla qualità del servizio offerto e sul proprio posizionamento – indipendentemente dai brand rappresentati e dal prodotto offerto.

Con il boom di Internet e dei Social, molte Case automobilistiche pensavano che le Concessionarie potessero essere fortemente ridimensionate e bypassate dalle vendite online con consegna a domicilio. Invece, il ruolo del Dealer è diventato ancora più importante. Quali strategie avete messo in atto per utilizzare al meglio gli strumenti digitali senza perdere la vostra identità di Concessionario?

Il digitale fa parte di Authos già da prima della pandemia.
E’ stato il fondamento della nostra rinascita e rappresenta l’anima dell’azienda.
Sbaglia chi ritiene che si tratti principalmente di una evoluzione delle tecniche di comunicazione o marketing.
E’ il dna dell’azienda che deve cambiare: ogni processo deve essere orientato e strutturato secondo una trasformazione digitale che avviene a tutti i livelli.
Noi abbiamo già fatto la nostra scelta.
E questo ci ha portato a creare nuove figure professionali, giovani e motivate dal voler dimostrare il proprio valore e le proprie capacità.
Anche in questo caso la comprensione dei cambiamenti del mercato si è rivelata decisiva per rimanere competitivi.

INTERVISTA:
Francesco Di Ciommo
CEO Authos

CORSO SAVONA, 39
10024 MONCAGLIERI (TO)
WWW.AUTHOS.IT

SEDI:

5 SEDI IN PROVINCIA DI TORINO