Matthias Moser

Matthias Moser, vorremmo conoscere la formula vincente del Gruppo Eurocar Italia che, pur aumentando i numeri di vendite, fatturato, personale, concessionarie, riesce a mantenere un forte DNA condiviso da tutti i collaboratori. 

Esternamente appare che lasciate molta autonomia alle concessionarie acquisite, centralizzando solo il back office: è corretto?

Il Gruppo Eurocar Italia è formato da realtà storiche molto importanti, fortemente radicate al territorio con legami che assolutamente non vogliamo perdere, così come non vogliamo allentare il filo che le tiene unite ai clienti, spesso con una elevata fidelizzazione. Abbiamo certamente processi condivisi e lasciamo loro la massima autonomia, considerando che ogni area ha il proprio DNA e quindi è impensabile usare la stessa strategia per la Toscana e il Trentino Alto Adige.

L’ultima semestrale conferma tutti i valori in forte crescita: l’automobile e la sua distribuzione gode quindi di ottima salute o è Eurocar Italia che sa cogliere con lungimiranza le opportunità?

Negli ultimi anni la distribuzione si è notevolmente evoluta e organizzata, lavorando molto sia sulla formazione delle persone, sia sui processi. Certamente l’ampio ventaglio dei brand che rappresentiamo ci ha aiutato notevolmente a conseguire i risultati raggiunti. Relativamente alla prima parte del 2023 l’arrivo di maggior prodotto ha rappresentato una svolta importante riducendo i tempi di attesa.

Eurocar Italia si sta focalizzando più sulla vendita del nuovo o sull’usato e i servizi collegati, a partire dal Service e dalla garanzie collegate?

In Concessionaria non puoi trascurare nessun reparto e il venditore deve lavorare a 360 gradi, curando tutti gli aspetti con la stessa attenzione: volumi, margini, scontistica, clienti, servizi e manutenzioni.  

È come suonare un pianoforte, dove si deve saper usare più tasti per ottenere la musica. L’usato rappresenta un reparto fondamentale, una preziosa opportunità sulla quale stiamo investendo molto. 

A Firenze abbiamo infatti realizzato un Centro Usato davvero importante.

Cosa intendeva dire con il “stay tuned” di un recente post su Linkedin: nel 2023 continuerete la vostra campagna di crescita per acquisizioni esterne (come fanno altri vostri competitors) o preferite consolidare le vostre sedi?

Il Gruppo Eurocar Italia, essendo una realtà in continua espansione, sta lavorando in entrambe le direzioni, sia con acquisizioni aggiuntive, sia con lo sviluppo delle reti interne, come testimoniano le aperture di ben 4 CUPRA Garage ed il Gran Opening di Lamborghini Verona che copre tutto il Triveneto e di cui siamo particolarmente fieri.

Eurocar Italia crede fortemente nell’elettrico, anche se oggi il vostro mix  immaginiamo sia ancora basso (causa anche scarsa disponibilità di prodotto). Fra tre anni (fine 2026) a che percentuale pensa possa arrivare la quota elettrica Italia, e quella di Eurocar sarà più alta o bassa della media italiana?

Lo sviluppo dell’elettrico è ineludibile, anche se serve gradualità. 

Godiamo sicuramente del vantaggio di avere marchi fortemente spinti verso l’elettrificazione. Io stesso sono un convinto sostenitore e da ben 5 anni guido solo auto elettriche con cui percorro ogni mese 5.000 chilometri. 

Quello che mi sta dando fiducia è la velocità di sviluppo delle infrastrutture di ricarica degli ultimi 12 mesi, che ha finalmente tolto dubbi e timori in merito alla disponibilità di punti di ricarica, grazie alla diffusione delle colonnine anche lungo le autostrade. 

Non ho alcun problema sulle mie direttrici che da Verona mi portano verso i diversi Distretti e riesco facilmente a trovare nelle stazioni di servizio autostradali colonnine a ricarica davvero molto veloce. 

Eurocar Italia fa parte di un gruppo internazionale presente in tanti Paesi: quali sono le qualità che la vostra Sede centrale apprezza di più del mercato italiano e quella che vorrebbe mutasse. Quanto rappresenta il mercato italiano per il Gruppo Eurocar a livello europeo?

Siamo davvero orgogliosi di far parte di Porsche Holding GmbH (ndr: 530 sedi, 29 Paesi e 34.900 collaboratori in costante crescita principalmente in Europa ed Asia) dove Eurocar Italia è un benchmark riconosciuto per la propria qualità e ciò ci permette di essere spesso impegnati per progetti pilota particolarmente strategici come Salesforce CRM (Customer Relationship Management), con risultati sempre più importanti. 

Il Gruppo Eurocar Italia gode della massima attenzione da parte della sede centrale anche grazie  alla rapida crescita degli ultimi anni che non ha uguali in nessun altro Paese. 

Siamo davvero grati a Porsche Holding GmbH per averci sempre supportati al meglio, accrescendo la nostra stessa autonomia.

Le auto si venderanno esclusivamente su Internet oppure il digitale servirà per informarsi ma la consegna della vettura continuerà a restare ancora a lungo ancora in presenza in concessionaria?

La Concessionaria mantiene un ruolo fondamentale. Ovviamente vi sarà una ibridizzazione fra la parte fisica e quella digitale che consente di informarsi e gestire al meglio tutti i processi che non eliminano la presenza fisica del cliente in Concessionaria, restando l’acquisto di un veicolo a forte valenza emozionale. 

Certamente il già citato CRM Salesforce consente in qualsiasi momento, in modo semplice e veloce, di soddisfare ogni domanda del cliente, sfruttando i vantaggi digitali sia per la parte relativa all’acquisto sia in quella successiva della manutenzione programmata e dei servizi finanziari.

Il ruolo femminile in Eurocar è sempre più forte: quali sono le qualità che apprezza di più del suo nutrito team ?

Assolutamente strategico e in costante aumento, tanto che la nostra “quota rosa” sfiora il 25% e l’impronta femminile è irrinunciabile e determinante per il successo di qualsiasi impresa. Lo diciamo e ci crediamo, come testimonia il nostro nuovo CFO (ndr: Chief  Financial  Officer  ossia  il  Direttore Finanziario) Claudia Rossi, che ricopre questo ruolo da febbraio, conferma quanto crediamo nelle capacità manageriali ed umane delle donne.

Se non fosse alla guida del Gruppo Eurocar Italia che società le piacerebbe dirigere? Sempre automotive o magari di un altro settore che le sta particolarmente a cuore?

Sono talmente privilegiato e felice di quanto sto realizzando in questi anni che non mi sono mai posto questa domanda! Si tratta di un lavoro di grandi soddisfazioni e di altrettanto impegno mentale e fisico. 

Ma anche quando termino la giornata davvero stanco, la mattina seguente sono davvero felice e orgoglioso di andare in ufficio a Verona o in visita negli altri Distretti per incontrare i collaboratori con cui si è creato uno straordinario spirito di gruppo, rafforzato dall’incontro alla nostra prima Convention BASE alla quale hanno partecipato tutti gli oltre 1.800 collaboratori del Gruppo Eurocar Italia!