Calo continuo per i prezzi dell’usato secondo i dati AUTO1 Group

L’ultimo trimestre ha visto un trend decrescente per il mercato delle auto usate, segnando un calo dei prezzi dell’usato per il terzo mese consecutivo.
L’indice di prezzo di AUTO1 Group, un importante indicatore per il settore, riflette un ambiente di mercato in costante evoluzione.
Analizziamo più da vicino cosa ci dicono questi numeri e cosa potrebbero significare per il mercato automobilistico.

Una discesa continua

Il primo trimestre del 2024 ha portato con sé un cambiamento significativo nel mercato delle auto usate.
Dopo un 2023 che aveva mostrato una relativa stabilità dei prezzi dell’usato, con una lieve flessione dell’1,6% lungo l’arco dell’anno, il 2024 ha inaugurato una dinamica decisamente diversa.
Da febbraio a marzo, l’indice di prezzo dell’usato di AUTO1 Group ha registrato una discesa dal 141,2 al 137,3, equivalente a una riduzione del 2,8%.
Questa tendenza segna un netto contrasto con il passato recente, suggerendo un possibile punto di svolta nel comportamento del mercato.

Un contesto di mercato mutato

La diminuzione dei prezzi delle auto usate, del 3,3% dall’inizio dell’anno, si inquadra in un contesto più ampio che vede i prezzi all’ingrosso diminuire del 9% rispetto all’anno precedente.
Mentre marzo 2023 vedeva l’indice a quota 150,9, marzo 2024 lo ha registrato a 137,3. Sebbene i prezzi siano ancora superiori del 18,3% rispetto a quelli pre-pandemia di marzo 2019, l’attuale tendenza al ribasso potrebbe indicare un adeguamento del mercato a nuove dinamiche, possibilmente influenzate da fattori come l’evoluzione delle preferenze dei consumatori, le politiche ambientali e l’impatto economico post-pandemia.

In sintesi, il calo dei prezzi delle auto usate nel primo trimestre del 2024 segnala una fase di transizione per il mercato, con potenziali implicazioni sia per i venditori che per gli acquirenti. Questa evoluzione potrebbe aprire nuove opportunità, stimolando l’interesse verso l’usato grazie a prezzi più accessibili, ma solleva anche interrogativi su come il settore si adeguerà a questi cambiamenti nel medio e lungo termine.