Mercato auto ottobre -9,1%

Artusi: «Mercato in calo, BEV in stallo, Transizione Automotive a rischio. Urge una risposta da parte del Governo» avverte il Presidente di Federauto.

Un mercato automobilistico in difficoltà

Secondo i dati comunicati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il mese di ottobre 2024 ha registrato 126.488 immatricolazioni di nuove autovetture, in calo rispetto alle 139.078 dello stesso mese del 2023, segnando un -9,1%.
Il bilancio dei primi dieci mesi dell’anno si attesta a 1.328.663 immatricolazioni, in sostanziale pareggio (+1%) rispetto al pari periodo dell’anno scorso.
Tuttavia, rispetto al 2019 il gap è ancora del -18,4%.

Massimo Artusi Federauto © Francesco Vignali Photography

Massimo Artusi, Presidente di Federauto, commenta:

 «Il nuovo calo delle immatricolazioni ad ottobre desta forte preoccupazione e mostra le avvisaglie di una tendenza negativa che probabilmente coinvolgerà anche il canale dei privati, dopo i chiari segni di rallentamento degli altri canali di vendita, in particolare del noleggio».

Le difficoltà del settore sono acuite dalla scarsa spinta delle immatricolazioni da parte dei dealer, portando Artusi a prefigurare una «chiusura a dicembre complicata».

Le preoccupazioni sulla Transizione Automotive

Massimo Artusi prosegue esprimendo preoccupazione anche per la Transizione Automotive, in particolare per il taglio previsto sul Fondo Automotive dalla manovra finanziaria 2025:

«È di tutta evidenza che il mercato non ha le forze necessarie a generare un input di rinnovo del parco e che queste forze non le possiedono neanche gli operatori».

L’assenza di indicazioni da parte del Governo sulla strategia per affrontare la transizione è un elemento di forte incertezza per il settore.

Per questo motivo, Artusi sollecita una risposta concreta da parte del Governo per evitare una «prospettiva di decrescita», sottolineando l’importanza di una politica chiara che possa sostenere il settore senza dover necessariamente ricorrere ai bonus.

Proposte per una ripresa sostenibile

Massimo Artusi conclude lanciando un appello al Governo:

 «Se non si vuole proseguire nella logica dei bonus, si investano le risorse in un piano triennale di riforma della fiscalità che avrebbe connotazioni fortemente positive per le piccole e medie imprese italiane e ricadute estremamente interessanti per gli acquisti di auto usate “fresche” da parte delle famiglie».

Questa proposta mira a stimolare un rinnovamento del parco auto, rendendo il mercato più accessibile e sostenibile per i consumatori.

Struttura del mercato e trend negativi

L’analisi dei canali di vendita mostra un quadro complesso: i privati rimangono sostanzialmente invariati (-0,7%) con una quota del 65% nel mese e del 58,2% da inizio anno (+2,3 punti percentuali).
Le flotte calano dell’11,3%, con una quota del 5,7%, mentre le auto-immatricolazioni rappresentano il 10% del mercato, in flessione del 22,15% rispetto a ottobre 2023.
Anche il noleggio registra un calo significativo del 24%, portando la quota di mercato al 19,3%.

Dal punto di vista delle alimentazioni, si registra un calo delle vendite di auto a benzina (-10,3%), diesel (-19,6%), GPL (-16,6%) e ibrido plug-in (-30,7%), mentre gli ibridi (full + mild) restano stabili (+0,3%).

Anche le auto elettriche (BEV) segnano un calo del 12,9%, evidenziando ulteriormente lo stallo della transizione verso veicoli più sostenibili.

Negli ultimi tre giorni di ottobre è stato immatricolato il 34,8% del totale mercato, un segnale di forte pressione sulle vendite in chiusura di mese.